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Milan, tutte le grandi rimonte della storia rossonera

Salvatore Cantone

 Clarence Seedorf, qui al Milan nel 2003-2004 (credits: GETTY Images)

"Una delle rimonte ricordate con più piacere in casa Milan. E' il 21 febbraio 2004, e la squadra rossonera, allenata da Carlo Ancelotti, è sulla carta favorita contro l’Inter dell'ex tecnico rossonero Alberto Zaccheroni, ma le cose non vanno come sperate, almeno inizialmente. La squadra nerazzurra segna due gol nel primo tempo, grazie alle reti di Dejan Stanković e Cristiano Zanetti. Nella ripresa, però, cambia la musica: Ancelotti inserisce Jon Dahl Tomasson al posto di Rui Costa, e la partita assume un’altra piega. Prima lo stesso Tomasson, poi Ricardo Kakà riportano in pochi minuti il risultato sul 2-2, e infine all’84’ Clarence Seedorf, con un tiro strepitoso da fuori area, sorprende Francesco Toldo. Vittoria fondamentale: pietra miliare nel cammino del Milan verso il 17esimo Scudetto. Questa partita verrà ricordata per le dichiarazioni di Silvio Berlusconi nel post match, in cui disse testualmente: “Da Presidente mi accingo a scrivere una lettera al tecnico: se ci chiamiamo Milan, con la storia che abbiamo alle spalle e le nostre ambizioni non possiamo andare in campo con una sola punta. Per noi è obbligatorio scendere in campo con massima volontà offensiva. Il nostro assetto d’attacco deve essere adeguato alle nostre potenzialità”. Insomma, una bella frecciata a Carlo Ancelotti.

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