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Milan-Lecce, l’analisi tattica del match

5 ottobre 2019, Genoa-Milan 1-2: l'esultanza dei rossoneri (credits: GETTY Images)

Una partita importantissima quella che il Milan affronterà contro il Lecce questa sera alle ore 20:45 a 'San Siro'. Ecco l'analisi tattica del match

Renato Panno

ULTIME NEWS MILAN - Dopo la settimana turbolenta coincisa con l'esonero di Marco Giampaolo e l'arrivo di Stefano Pioli, il Milan ritorna in campo dopo la sosta delle nazionali. La dirigenza rossonera spera che il cambio in panchina possa dare una scossa ad una squadra apparsa molle in tutte le precedenti uscite in campionato. Bisogna comunque ricordare che il Diavolo arriva dalla vittoria, pur sofferta, contro il Genoa e ha voglia di trovare quella giusta continuità che permetterebbe di risalire una classifica tutt'altro che soddisfacente. Questa sera alle ore 20:45 a 'San Siro' arriva il Lecce, penultimo in classifica. La brutta posizione dei pugliesi non inganni però, perché la squadra di Liverani ha dimostrato di riuscire ad esprimere un ottimo calcio e ci sarà da combattere se si vuole portare a casa la partita. Ecco l'analisi tattica del match.

Il Lecce si schiera con un 4-3-1-2 con molta qualità in campo. Lo spauracchio numero uno si chiama Filippo Falco, apparso in grande spolvero in questo avvio di campionato. Il numero 10 giallorosso agirà in attacco insieme a Matteo Mancosu e ad uno tra Khouma Babacar e Diego Farias. Con il primo Liverani avrebbe una presenza fisica importante in area di rigore che sarebbe capace di creare spazio proprio ad un velocista come Falco. Il compito del Milan sarà quello di non sbilanciarsi troppo per evitare che la sua rapidità e la sua tecnica aprano varchi preoccupanti per la difesa. Attenzione anche a Panagiotis Tachtsidis, il greco va limitato in cabina di regia, dove può far male con le sue verticalizzazioni.

Il Milan, probabilmente, farà a meno di Krzysztof Piatek dal primo minuto che farà spazio a Rafael Leao. Insieme a lui ci sarà sicuramente Jesus Suso e uno tra Ante Rebic e Hakan Calhanoglu. L'utilizzo dal primo minuto di Rebic conferirebbe al Milan una forza d'urto maggiore rispetto al turco, capace più di costruire gioco che di accelerare sulla fascia. Qualunque sia la scelta il leitmotiv non deve cambiare: come detto a più riprese dal tecnico Pioli, il Milan dovrà mettere in campo aggressività e intensità, caratteristiche che finora non si sono mai viste. Oltre a questo si deve sfruttare la capacità nell'uno contro uno delle punte e la qualità di Lucas Paquetà, che ritorna titolare e ha tanta voglia di dimostrare con le sue giocate di essere uno dei leader tecnici di questo nuovo Milan. Intanto il Milan pensa nuovamente a Moise Kean per l'attacco, continua a leggere >>>

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