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Maldini: “Ho giocato otto finali Champions, ma si ricorda Istanbul. Su Atene …”

Paolo Maldini, DT e responsabile calciomercato AC Milan

Paolo Maldini, direttore tecnico del Milan, ha ripercorso la sua carriera di calciatore in rossonero ai microfoni del sito web della UEFA: le sue parole

Daniele Triolo

"NEWS MILAN - Paolo Maldini, direttore tecnico del Milan, ha ripercorso la sua carriera di calciatore in rossonero ai microfoni del sito web della UEFA. Queste le dichiarazioni di Maldini:

"Sulla maglia del Diavolo: “La maglia rappresenta la mia vita al Milan, con il numero 3 ed i colori rossoneri”.

"Sulla dinastia Maldini in rossonero: “Dal 1954 ad oggi ci sono stati pochi anni nei quali un Maldini non facesse parte di questo club, prima mio papà, poi come vice allenatore di Nereo Rocco, io ho iniziato a giocare nel 1978 nel settore giovanile. Al termine della mia carriera nel 2009 sono arrivati i miei figli ad indossare quesa maglia”.

"Sulle sue caratteristiche da calciatore: “Nella mia carriera ho giocato praticamente in tutti e quattro i ruoli della difesa. Ero già allora ambidestro, con tendenza ad usare più il destro del sinistro, in tante cose ho dovuto lavorare. Cosa bella del calcio è che fino ai 40-45, dipende l’età in cui riesci a giocare puoi migliorare tecnicamente. Una delle mie caratteristiche è avere raggiunto determinati risultati in tutti e quattro le posizioni della difesa".

"Sulla finale di Champions League del 2003 a Manchester: "La cosa bella del Milan è che tante volte questi ricorsi succedono. Ricordo che siamo stati 8 anni senza finale e poi, delle 19 partite che abbiamo giocato in quella stagione, io le ho giocate tutte. Abbiamo fatto la nostra peggior partita, ma l'importanza della gara ha fatto sì che lo spettacolo non fosse forse al massimo livello".

"Sul suo gol in Milan-Liverpool di Istanbul nel 2005: "Il mio gol nella partita più difficile delle mie finali giocate: quello rimane il gol già veloce delle finali di Champions League, anche nella bellezza. Nella sua drammaticità sportiva, il calcio è anche imprevedibile e le cose non sono mai scontate quindi, è anche la bellezza di questo sport".

"Sulla finale di Champions League del 2005 a Istanbul: "La cosa che mi fa ridere è che ho giocato 8 finali, ne ho vinte 5 ma questa è quella che viene più ricordata in assoluto, ha lasciato un segno importante. Era una partita dove probabilmente eravamo favoriti, abbiamo giocato molto meglio: il gioco non ha mai cambiato padrone, abbiamo sempre tenuto noi in mano il gioco, siamo stati sempre pericolosi. Sono cose dolorose che quando accetti è più facile che tu possa avere un’altra chance".

"Sulla finale di Champions League 2007 ad Atene, sempre contro i 'Reds': "Venivo da un'inizio stagione difficoltoso, ho preso così tanti infiammatori ed antidolorifici per giocare. Mi ricordo poco: l’inizio, il gol di Filippo Inzaghi, mi ricordo la fine ed un po’ della festa. Altra cosa divertente è che quando mi sono operato, a 3 giorni dalla finale, quando sei in dormiveglia che ti svegli e ti addormenti, chiedevo a me stesso se avessi vinto o perso. Qualche secondo di panico, mi rendevo conto della vittoria e mi riaddormentavo. Risveglio graduale molto felice".

"Sul tram: "Praticamente mi ha accompagnato per una parte della mia infanzia. Facevamo l'abbonamento annuale, andavamo ai giardini, o all’oratorio, a giocare prima che fossi tesserato per il Milan. Vuol dire tanto per noi nati a Milano. Per andare al mio oratorio, facevo più meno 4 fermate di tram, ma quando mi sentivo particolarmente bene, scendevo una-due fermate prima, e partivo insieme a lui per vedere chi arrivasse prima a casa".

"Sul suo rapporto con il Milan: "Il mio rapporto con il club è nato nel 1978 e non si è ancora chiuso, la famiglia Maldini si è legata a questo club dagli anni Cinquanta ad oggi e dice tutto. C'è la voglia di migliorarsi, di non guardarsi alle spalle. Non mi piace guardare a quanto fatto, ma guardare al futuro”. Ha parlato del suo passato al Milan anche l'ex attaccante rossonero, Patrick Cutrone. Per le sue dichiarazioni, continua a leggere >>>

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