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Leao a DAZN: “Il mio idolo? Kakà. Quella telefonata di Maldini…”

Rafael Leao e Erick Pulgar in Milan-Fiorentina, Getty Images
Rafael Leao, attaccante del Milan, ha rilasciato un'intervista a DAZN in vista della partita contro il Genoa, in programma sabato al Ferraris

Donato Bulfon

ULTIME NEWS MILAN - Rafael Leao, attaccante rossonero, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni a DAZN in vista della partita tra Genoa e Milan, in programma sabato al Ferraris: "Cosa ho imparato di italiano? Prego, grazie, non mollare (ride, ndr.)".

Sulla sua esultanza: "La mia esultanza è per mio papà che chiamo quando faccio goal se non riesce a vedere la partita. Dopo il mio primo gol in Italia ho chiamato papà. Era contento ed emozionato, ha iniziato a piangere. Mi ha visto crescere e ha lavorato molto perché io potessi giocare qui e quindi era molto contento per il mio primo gol".

Sul gol segnato alla Fiorentina: "È stato un momento di fantasia, non avevo nulla da perdere. Ho cercato di fare quello che ho fatto, uno contro uno, ed è successo. È stata una giocata istintiva, di fantasia".

Sul suo modo di giocare in Francia: "Non provavo queste giocate, ero più un giocatore d'area, non andavo molto nell'uno contro uno. Facevo gol e non facevo tante finte. Il calcio è differente qui in Italia, soprattutto tatticamente. Ogni giorno che passa sto migliorando. Anche l'allenatore, che è un grande allenatore, mi aiuta tutti i giorni e credo che quando perfezionerò anche la tattica sarò un giocatore migliore. Tutti mi appoggiano, mister compreso. E ora che gioco, devo ringraziare per l'opportunità che mi è stata data".

Su giocatore del Milan che gli piacciono: "Kaká, Ronaldinho, Pato, Robinho, Maldini. Lui mi ha chiamato, abbiamo parlato ed è stato importante per convincermi a venire qui. Mi ha parlato del progetto e da quella telefonata di Maldini non ho avuto bisogno di altro per accettare".

Su Kakà: "Il mio idolo, era un giocatore molto forte, molto rapido e veloce, segnava molti gol per la posizione in cui giocava, è stato un idolo nel Milan e sono contento di stare qui a rappresentare la squadra dove ha giocato un grande come lui".

Su Rui Costa: "Mi piaceva Rui Costa, un grande giocatore. Portoghese anche lui, è stata anche lui una stella nell'AC Milan. Spero di diventare un grande giocatore come lui e fare la differenza nel club".

Su chi si ispira oggi: "Cristiano Ronaldo perché è portoghese, mi ispira molto, ha lavorato molto per raggiungere i traguardi che ha raggiunto oggi. È un idolo per me e per tutti i portoghesi. È un esempio per i giovani e per tutti i giocatori. Quando lo incontrerò sarà strano perché l'ho visto solo in tv e alla PlayStation e ora sarò in campo con lui. Per me sarà un orgoglio. Cristiano mi piace per la sua velocità, la sua finalizzazione e anche la sua determinazione".

Sul fatto che nelle giovanili dello Sporting un allenatore disse: "Forte come Leão nelle giovanili c'era solo Cristiano Ronaldo": "Sì, conosco questa voce, è stato il mio allenatore nelle giovanili, abbiamo lavorato bene. Si aspettava da me cose tanto grandi da paragonarmi a Cristiano Ronaldo. Ma è un paragone troppo grande, è eccessivo mettermi sullo stesso piano di Cristiano Ronaldo".

Su chi seguire su Instagram: "Piatek perché mette cose belle nelle stories. Anche Paquetá è molto bravo a fare le stories Instagram. Devi seguire me perché farò molti gol se guarderai le mie stories (ride, ndr.)".

Ecco, intanto, le parole odierno a Milan TV di Pepe Reina: continua a leggere >>>

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