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Zaccheroni: “Solo il Milan può portare via lo scudetto all’Inter” | News

Alberto Zaccheroni (ex allenatore AC Milan) in una foto del 2014, quando allenava il Giappone (Getty Images)

Alberto Zaccheroni, ex tecnico del Milan, ha rilasciato un'intervista ai microfoni della Gazzetta dello Sport. Ecco cosa ha detto

Salvatore Cantone

Milan, l'intervista a Zaccheroni

Alberto Zaccheroni, ex tecnico del Milan, ha rilasciato un'intervista ai microfoni della Gazzetta dello Sport. Zaccheroni ha parlato della più stretta attualità rossonera.

Zaccheroni, il Milan a Roma ha ripreso a correre. Ma per che cosa deve correre davvero?

«Per un solo obiettivo: vincere il campionato. Solo se punti al massimo potrai mantenere le posizioni di vetta. Guai a fare calcoli, a quello si potrà pensare a 2-3 giornate dalla fine. Ora conta vincerle tutte».

Sembrano parole di Pioli...

«Che infatti sta facendo un grande lavoro. L’entusiasmo si alimenta affacciandosi avanti, non guardandosi alle spalle. Anche perché il Milan ha qualcosa in più di tutte le altre, Inter compresa».

Cosa?

«La qualità di gioco: quando riescono a muoversi in trenta metri della metà campo avversaria, sono un bel vedere.Il Milan non è la squadra migliore, ma è quella che gioca meglio. Ha trovato la quadra prima e meglio delle altre, è su questa certezza che deve costruire».

Stasera però mancherà Ibrahimovic, e non sarà l’unica partita da giocare senza il leader. Che Milan si aspetta?

«Ibra è magico, insostituibile. Ma Pioli ha plasmato un gruppo che funziona anche senza di lui. Bisognerà cercare di più la profondità, affidarsi all’istinto di Leao e sfruttare la spinta di Theo».

Meglio Leao che Rebic da centravanti, quindi?

«Seguo Rebic da quando era all’Eintracht: per fare la differenza deve avere un riferimento in mezzo all’area».

A proposito di zone centrali, Tonali continua a faticare. Quando arrivò al Milan lei disse: «Si sono assicurati il top player del centrocampo dei prossimi 10 anni». Ne è ancora convinto?

«Certo. Dove lo trovi un altro che fa entrambe le fasi, ha tempi di gioco, sa lanciare e andare alla conclusione? Per ora è come se avesse il freno a mano tirato, la maglia del Milan pesa più di qualunque altra. Ma, fossi Pioli, Tonali me lo coccolerei, magari senza fargli leggere le pagelle dei giornali... (ride, ndr). Crescerà e riuscirà a imporsi».

La gestione di Romagnoli e Tomori sarà un problema?

«No, avere giocatori forti è sempre una risorsa. Dico solo che in questo momento è difficile tenere fuori Tomori se sta bene: è aggressivo, difende e attacca, ha personalità».

Per il Milan le coppe possono pesare?

«Aiutano a rafforzare la mentalità vincente di un gruppo. Il Milan ha la rosa più giovane della A, di che cosa dovrebbe avere paura?».

Di perdere terreno alle spalle dell’Inter, ad esempio?

«Non direi proprio. Fermare l’Inter è difficile, ma oggi se c’è una squadra che può portarle via il titolo è il Milan».

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