Sulla cessione e un possibile ritorno
—"Non esiste più il calcio delle bandiere? È difficile, non puoi decidere da solo. È un mondo con tanti soldi, per i calciatori e per i club. Quando dici no, deve esserci anche quello del club. Nelle trattative è difficile che ci siano due no o due sì: c’è sempre un sì e un no. Nelle grandi squadre, con tanti soldi in ballo, la bandiera diventa un’utopia. Con il mio trasferimento da una parte ho tolto e dall’altra ho dato, aiutando il Milan a tenere il bilancio in attivo. Non ho rimorsi. L’idea di tornare al Milan un giorno c’è, ma non è il pensiero quando mi sveglio al mattino".
Sulle voci sulle Juventus
—"Con i miei procuratori non ne abbiamo mai parlato. E so, per esperienza, che se non arrivi a quel passaggio non c’è nulla di concreto. E comunque qui sto bene con me stesso, ho trovato la mia linea e non è il caso di stravolgerla ancora. Voglio vincere per i tifosi del Newcastle, tra poco avremo la prima occasione a Wembley". LEGGI ANCHE: Panchina Milan, Ancelotti verso il ritorno? Avrebbe un ruolo clamoroso!>>>
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