Igli Tare, nuovo direttore sportivo del Milan, ha parlato - in esclusiva - ai canali ufficiali del club rossonero. Ecco la sua intervista integrale qui di seguito.


INTERVISTE
Tare: “Ecco il Milan che voglio: ambizione e appartenenza. Conta vincere”
Sul Milan: "Il Milan ha una storia gloriosa. L'ho seguita fin da bambino, mi ricordo i tempi di Wilkins e Hateley. La mia famiglia, tutti i miei zii erano milanisti. È stato sempre un legame forte e non l'ho nascosto anche quando sono diventato giocatore o dirigente. Tutti noi abbiamo tifato per un club, per me essere qui oggi e lavorare per quel club che ho tifato da bambino vuol dire tanto. Il mio esordio in Serie A è un Brescia-Milan, il mio primo figlio è nato durante un Milan-Bologna il 13 settembre 2003. È un legame molto affettivo, poi i grandi giocatori, i grandi campioni, una società guidata con classe ed eleganza ha fatto sì che questo è uno dei club, insieme al Real Madrid, più gloriosi del mondo. Vuol dire tanto per me".
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Sui suoi obiettivi: "Cercherò di dare tutto me stesso per far sì che questa storia si avveri anche nel futuro. È un club che ha una storia importante, dobbiamo essere bravi a trasmettere fin da subito questo progetto a tutti quanti. Ai nostri tifosi in primis perché si aspettano una reazione forte ed è questo che vogliamo fare anche noi. Ho avuto modo di parlare a lungo con Giorgio Furlani e con Zlatan, ci siamo confrontati parecchio su tutte le dinamiche che riguardano questo club e questa situazione. Penso di avere idee chiare e dobbiamo essere pronti per realizzarle".
Sulle sfide da dirigente: "Dobbiamo partire nella maniera giusta, le aspettative sono tante: è stata una stagione lunghissima e con tante delusioni. L'ho vissuta anche da fuori questa cosa. Sono arrivato con idee chiare, con tanto entusiasmo e voglio trasmettere questa cosa qua a tutto l'ambiente milanista perché è fondamentale imparare dagli errori che sono stati fatti e cercare da oggi di partire con energia e voglia per far sì che il Milan torni a essere quello che abbiamo sempre visto nella sua storia".
Sull'ambizione del Milan: "Dobbiamo essere chiari su una cosa. Il Milan è un club dove si chiede subito il risultato, è un club dove devi vincere. Di questa cosa qua mi sono reso conto e sono pronto ad affrontarle. Dobbiamo fare sì che questo accada ma con delle idee chiare. Il mio ruolo è importante per dare le strategie giuste per quanto riguarda i giocatori e soprattutto i giovani, dare lo spazio per giocare in questo club".
Sull'appartenenza: "Per me l'appartenenza vuol dire tanto. I giocatori che vengono a giocare nel Milan, devono capire da subito che indossare questa maglia è una grande responsabilità, questo stadio ha un peso importante. Se noi saremo bravi a trasmettere questo ai nostri giocatori, credo che avremo fatto un primo passo verso la vittoria. Tutti i grandi campioni che hanno scritto la storia del calcio mondiale hanno sempre un inizio. Ho una frase che che uso sempre: conta più quello che hai scritto davanti che quello che hai scritto dietro. Penso che così dev'essere anche al Milan".
Milan, Tare: "Tutto è legato al risultato finale che riguarda il campo"
—Sul suo atteggiamento e modo di fare: "Voglio entrare in questo club con grande umiltà ma soprattutto con la possibilità di dare il mio supporto a fare sì che questa società torni ai vertici del calcio italiano e mondiale. Il mio ruolo è avere un supporto non solo dallo staff tecnico ma anche da Furlani, da Ibra e da Moncada: ritengo fondamentale lavorare tutti insieme".
Sul calcio di oggi: "Il calcio si è evoluto tanto negli ultimi anni, a cicli di ogni cinque anni le cose cambiano tantissimo. Devi essere bravo a essere in contatto con questa evoluzione. Perciò gestire bene sia il campo ma soprattutto la scrivania è fondamentale. Dobbiamo mettere però una cosa bene in chiaro. Tutto è legato al risultato finale che riguarda il campo e la vittoria, una volta che noi abbiamo ben chiaro questo nella nostra testa, dopo è più facile svolgere il nostro mestiere al meglio possibile".
Sul Milan che vuole: "Voglio vedere una squadra che suda la maglia, che ha fame e voglia di vincere. Voglio vedere quel San Siro che esplode dalla gioia dei tifosi. Farò tutto, darò tutto me stesso perché questa cosa si realizzi perché è bellissimo vedere il popolo milanista gioire nelle vittorie di questa squadra".
Sulle sue sensazioni: "Mi sento molto emozionato e molto realizzato: ho realizzato un sogno di tanti anni. Per me vuol dire tanto, significa tantissimo".
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