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Suso: “Milan? I grandi calciatori giocano la Champions. Sull’Inter e Spalletti…”

Jesús Suso durante Siviglia-Espanyol (credits: Official Sevilla FC Twitter account)

Jesus Suso, esterno offensivo del Siviglia, in prestito dal Milan, è intervenuto in collegamento con Sky Sport 24. Ecco cosa ha detto

Salvatore Cantone

NEWS MILAN - Jesus Suso, calciatore del Siviglia, in prestito dal Milan, ha rilasciato alcune dichiarazioni in collegamento a Casa Sky Sport. Ecco le parole di Suso: "Come sto? Non bene, ma non male. Stiamo qua a casa. Vediamo quando finisce questa situazione".

Sull'addio a Milano: "Se mi manca Milano? Sì, ho sempre detto che è la città in cui sono cresciuto e in cui sono diventato giocatore grazie al Milan. Sarò riconoscente sempre al Milan, ma in Spagna sono più vicino alla famiglia e questa sensazione non la provavo da tempo".

Sui tifosi del Milan: "I tifosi con me sono stati fenomenali. Negli ultimi sei mesi le cose non sono andate bene: mi dispiace che la gente si dimentichi tutto quello che è stato fatto, sottolineando solo gli ultimi mesi difficili. In questo periodo non è andata bene per nessuno".

Sulla sua esperienza al Milan: "Dal primo giorno che sono arrivato al Milan mi sono sentito bene, soprattutto con Montella, che mi ha fatto crescere tanto, così come Gattuso. Con Mihajlovic non ho giocato, ma era una persona onesta e quindi non posso dire nulla. Con Pioli non ero d'accordo su alcune cose e quindi ho deciso di venire al Siviglia".

Sul suo momento più bello al Milan: "Doppietta nel derby? E' stato il mio primo derby. Se sono andato a piedi a casa dopo la doppietta? No, ho detto una bugia, era troppo lontana dallo stadio (ride,ndr)".

Sul coronavirus: "Lunedì dovrebbero iniziare gli allenamenti individuali. Se riprenderemo a giocare in Liga? E' una situazione che deve gestire il Governo spagnolo. Io penso che non si giocherà, perchè la situazione coronavirus non è ancora tranquilla".

Sul nome di sua figlia: "La chiameremo Bianca".

Sul suo sogno a breve termine: "Il mio sogno è giocare in Champions League. Poi c'è la Nazionale: ora l'Europeo è stato spostato, ma il mio desiderio era quello di essere convocato".

Sul suo futuro: "Restare al Siviglia con la qualificazione in Champions League? Ho sempre detto che nel calcio non si sa mai. Ho fatto solo tre mesi qua, ma sono molto contento di essere in Spagna. I grandi giocatori devono giocare la Champions, con il Milan non l'ho mai potuto fare. Ho bisogno di giocare questa competizione per poter continuare a crescere".

Su un retroscena di mercato: "Io vicino alla Fiorentina la scorsa estate? Ho avuto un incontro con Commisso e il direttore sportivo. Mi hanno fatto un'offerta importante e io per educazione ho ascoltato la loro proposta".

Su Montella: "Io e lui funzionavamo molto bene insieme: parlava poco e ci faceva lavorare. E' un tipo di allenatore che mi piace".

Su Gattuso: "E' totalmente diverso rispetto a Montella, con lui ho parlato 2-3 settimane fa. Ho un rapporto bellissimo con lui, è prima una grande persona, oltre a essere un grande allenatore. E' una delle migliori persone che ho incontrato nel mondo del calcio. Io al Napoli? Non mi hanno mai chiamato".

Sul ricordo più bello al Milan: "Il derby in cui ho fatto una doppietta. Era la mia prima stracittadina e in più c'era tutta la mia famiglia. Una delle partite più belle della mia carriera".

Su ex compagni del Milan che vorrebbe rivedere in Spagna: "Bonaventura si adatterebbe bene alla Liga. A volte si spendono tanti soldi, ma in pochi hanno fatto bene come Jack. E' un ottimo giocatore".

Su cosa non è funzionato con Giampaolo: "Provo a imparare qualcosa da ogni allenatore che ho avuto. Giampaolo tatticamente era da 10: sapeva tutto quello che si doveva fare dal punto di vista tattico. Il problema è che tutta l'estate abbiamo giocato bene, ma dopo l'amichevole contro il Cesena abbiamo iniziato a vedere dei fantasmi. Dopo la sconfitta contro l'Udinese abbiamo iniziato ad avere dei dubbi, cambiando sistema di gioco provato per tutta l'estate".

Sui suoi ex compagni di squadra: "Il più simpatico? Mi sono trovato bene con tutti, soprattutto con gli sudamericani. Mi sono trovato bene con Deulofeu, che è anche il  giocatore più simpatico che ho incontrato. Lui voleva tornare al Milan, e secondo me il club doveva prenderlo in maniera definitiva. Non se ne trovano tanti in giro come lui".

Sul perchè ha lasciato il Milan: "La situazione negli ultimi sei mesi non era bella. C'era un po' di confusione, oltre al fatto che sono cambiati troppi allenatori e dirigenti. C'era questa possibilità di venire al Siviglia, che è una società molto seria, e quindi ho deciso di arrivare in Spagna".

Sul desiderio di tornare a giocare in Italia: "La Serie A mi ha reso quello che sono e quindi sì, mi piacerebbe ritornare a giocare nel vostro campionato. Ad esempio anche a Genova sono stati sei mesi stupendi. Io vicino all'Inter? Sì è vero, e ho parlato con Spalletti, che mi aveva promesso che con lui sarei diventato un giocatore migliore. E' un grande allenatore, ma mi dispiaceva lasciare il Milan. Ho parlato anche con la Roma di Monchi, ma non c'è stato mai nulla di concreto".

Su Higuain: "Avevamo un rapporto molto bello. Dopo Deulofeu era il più simpatico, ma allo stesso tempo era molto sensibile. Quando ha iniziato ad avere critiche durante la stagione ha subito la cosa. Ci sentiamo ancora adesso su whatsapp". Intanto offerta del Psg per un calciatore del Milan, continua a leggere >>>

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