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Spadafora: “Ripresa Serie A, riunione fissata: i dettagli”

Vincenzo Spadafora, Ministro dello Sport del Governo Italiano (credits: RaiSport)

MILAN NEWS - Le ultime dichiarazioni del Ministro per lo Sport Vincenzo Spadafora sulla validazione del nuovo protocollo FIGC per la ripresa allenamenti

Giacomo Giuffrida

NEWS MILAN - Il Ministro per lo Sport, Vincenzo Spadafora, è tornato a parlare della ripresa degli allenamenti in Serie A dopo la validazione del nuovo protocollo FIGC da parte del Comitato Tecnico Scientifico: "Mi sembra un'ottima notizia, così gli allenamenti potranno riprendere. La FIGC è stata disponibile a rivedere la prima proposta, quindi questo ha certamente aiutato".

Ma cosa cambia rispetto al precedente protocollo?: "Ci sono dei chiarimenti sui tempi di quarantena dei giocatori che dovessero risultare positivi, augurandoci che non accada. Si raccomanda di nuovo la necessità che il fabbisogno di tamponi non vada ad incidere sui bisogni delle persone. Con il nuovo protocollo si evita l'autoisolamento iniziale dei giocatori, in modo da poter consentire a tutte le squadre, anche quelle che non hanno a disposizione una struttura adeguata per il ritiro, di potersi allenare".

L'annuncio di una nuova riunione con FIGC e Lega Serie A: "Oggi la situazione ci consente di poter rivedere le regole in un senso migliorativo. In un momento in cui tutti gli italiani hanno delle condizioni più leggere di ripartenza, è giusto che anche il mondo del calcio abbia la stessa possibilità di riprendere in sicurezza. A me fa piacere dare una buona notizia. Ho convocato poco fa una riunione il 28 maggio alle 15 con il presidente della FIGC, Gravina, il presidente della Lega Serie A, Dal Pino e tutte le componenti di Lega. Credo che per quella data avremo tutti i dati, anche dal punto di vista sanitario, per decidere se e quando ripartirà il campionato".

Sulla ripartenza con l'idea dei playoff: "Innanzitutto mi sto rendendo conto che a cambiare idea non sono soltanto io, ma lo fanno in tanti. Anche la UEFA. Il format lo decidono giustamente le federazioni. Io credo che la cosa importante sia iniziare il campionato, se si inizia, per concluderlo".

Sulle accuse di essere il 'Ministro contro il calcio':  "Bloccare tutto sarebbe stata la scelta di impulso da fare in un momento del Paese in cui contavamo i morti. Io ho reagito anche duramente perchè mi veniva chiesto tre settimane fa, in un momento in cui c'erano le terapie intensive piene, di decidere subito la data di ripresa del campionato. Questo lo trovavo vergognoso e non c'era motivazione. Tutte le grandi industrie hanno dovuto fare il conto con questa situazione e stare ferme in questa settimana. Ora che sta ripartendo in sicurezza tutto il Paese è giusto che sia così anche per il calcio e per tutto lo sport. All'inizio mi dava fastidio che mi dicessero che ero contro il calcio, ora lo trovo divertente con tutto quello che stiamo facendo per il calcio e per lo sport in generale. Capisco le speculazioni, però fanno parte della fantasia".

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