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Simic: “Esordio con il Milan, un’emozione speciale. Mi piace Rebic”

Stefan Simić, ex difensore del Milan (credits: GETTY Images)

Stefan Simic, ex difensore del Milan oggi all'Hajduk Spalato, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di 'Radio Rossonera'. Le sue dichiarazioni

Daniele Triolo

"NEWS MILAN - Stefan Simic, ex difensore del Milan oggi all'Hajduk Spalato, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di 'Radio Rossonera'. Queste le dichiarazioni integrali di Simic:

"Quando hai capito di poter diventare calciatore? "Quando lo Slavia Praga mi ha spostato dai '95 ai '93 ho capito che forse sarei potuto diventare un calciatore e quando mio padre iniziava a mandarmi agli allenamenti extra. Quando sei giovane non ci pensi così tanto al calcio professionistico, spesso accade tutto velocemente".

"29/11/18 - Stefan Simic esordisce con il Milan. Che ricordi hai? "Un’emozione speciale, adesso non sembra, perché tanta gente dimentica, sottovaluta e quando una squadra non va bene la butta ancora più giù, però insieme al Milan c’è solo il Real Madrid. L’altro giorno parlavo con un mio amico, mi ha chiesto se mi manca Milano, ma in realtà al di là della città, è proprio giocare al Milan. Io faccio forse parte dell’ultima generazione che ha visto il Milan".

"Come hai vissuto l’addio al Milan? "Andare via non è stato così difficile perché quando non giochi diventa pesante, ti alleni si ma tutto quello che fai lo fai per giocare. È bello però aver lasciato un ricordo positivo perché anche se giocavo poco mi impegnavo sempre".

"Cosa puoi dirci su Ante Rebic? "Mi piace molto, mi dispiaceva quando all’inizio la gente non parlava bene di lui ma sono contento che ora stia dimostrando il suo valore e facendo gol importanti".

"Raccontaci di Gennaro Gattuso allenatore … "Il mio rapporto con Gattuso era molto buono anche se non giocavo mai mi sono sempre sentito parte del gruppo, era bravo in questo, ci voleva bene, spesso urlava ma poi capivamo che lo faceva per migliorarci. Inzaghi invece anche se faceva l’allenatore aveva ancora la fame da giocatore, giocava spesso insieme a noi. Il suo staff era molto forte, Abate, Matteucci, Fiorin, poi c’era Nava che allenava i difensori e se ero molle in allenamento mi faceva fare l’attaccante e lui da difensore mi picchiava".

"Cosa manca al Milan per arrivare in Champions League? "Al Milan per arrivare in Champions forse manca un po’ di continuità, perché quasi ogni anno cambia qualcosa, e se non cambia, sembra cambiare, quindi le persone che ci sono non possono lavorare tranquille".

"A quel difensore ti ispiravi di più a Milanello? "Quando giocavo al Milan il difensore che guardavo spesso era Alex, tecnicamente e fisicamente forte, era leader, non parlava tanto ma lo era".

"Secondo te finirà questa stagione? "Ovvio che il calcio deve fermarsi, il Coronavirus è una cosa seria, ora bisogna aiutare chi è in difficoltà e se tra 1 mese, massimo un mese e mezzo non si può ripartire, bisogna finire  il campionato così com’è". IL MILAN TORNA SU NABIL FEKIR: VAI ALLA NEWS >>>

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