Collaborazione con la UEFA per proteggere il calcio nazionale
—De Siervo ha ribadito l’importanza di collaborare con la UEFA per garantire che il modello attuale di competizioni europee non crei squilibri insostenibili per i campionati nazionali: “È essenziale che la crescita del calcio europeo avvenga in armonia con le leghe domestiche, evitando di minare l’equilibrio competitivo che rende le nostre competizioni entusiasmanti fino all’ultima giornata.”
Superlega: una proposta respinta, il calcio è basato sui meriti sportivi
—Il tema della Superlega è stato affrontato da De Siervo, che ha ribadito la posizione fermamente contraria della Serie A a questo progetto: “Il tentativo di introdurre un modello chiuso è stato fermamente respinto da tifosi, UEFA e dalle leghe europee. Crediamo in un calcio che si fonda sui meriti sportivi e sulla competizione aperta. Oggi possiamo dire con certezza che la Superlega è morta.” De Siervo ha inoltre evidenziato che, dopo l’introduzione del nuovo formato della Champions League, i grandi club europei, tra cui quelli promotori della Superlega, stanno già beneficiando di introiti significativi, come dimostra l’esempio dell’Inter, che ha già incassato 90 milioni di euro dalla UEFA nella prima parte della stagione, una cifra equivalente a quella che ha ricevuto vincendo il campionato italiano.
Stadi: il gap infrastrutturale che frena la Serie A
—Uno dei temi più rilevanti trattati da De Siervo è stato quello delle infrastrutture. “Se c’è un aspetto in cui la Serie A è rimasta indietro rispetto ad altri campionati europei, è sicuramente quello delle strutture”, ha dichiarato. “Molti dei nostri stadi non sono all’altezza degli standard internazionali. Tuttavia, l’assegnazione di Euro 2032 all’Italia sta accelerando il processo di realizzazione di nuovi impianti in città strategiche come Milano, Roma, Bologna e altre. Purtroppo, la burocrazia rimane un ostacolo significativo. Oggi non mancano fondi, progetti o idee, ma mancano la capacità e l’efficienza per tradurre questi piani in opere concrete.”
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