Da quale allenatore di queste squadre si farebbe allenare se ancora giocasse? «Ognuno ha proprie caratteristiche, quindi sceglierei tutti. Allegri è strategia pura, anche nella comunicazione. Chivu una sorpresa per altri mica per me: sta nel calcio da quando aveva cinque anni, mica ha fatto il salumiere in precedenza, e stupirsi di lui è un affronto che si fa alla sua carriera. Gasperini è il papà di una generazione, siamo tutti figli suoi - come lo siamo stati di Sarri - ed ha provveduto a cambiare il nostro calcio. E Conte un martello che sa come si trionfa. Spalletti mi fa impazzire».
Il calcio è diverso, ovviamente, da 30..Scelga un modello di riferimento. «Wenger, perché dice sempre le cose giuste, non ne sbaglia mai una, persino su come si “costruisce” un ragazzo. E il suo Arsenal ha rappresentato un’idea fantastica. Però poi ripenso ad Ancelotti, che per me potrebbe vincere il Mondiale, perché io le prime soluzioni le ho studiate con lui».
Il difensore italiano che le ruba l’occhio? «Buongiorno, sa cosa fare per difendere, come intervenire, come chiudere, come anticipare».
La squadra che l’ha sorpresa? «Mi sta piacendo molto il Sassuolo. E, ovviamente per motivi opposti, la Fiorentina, che ti induce a riflettere sulle stranezze del calcio».
Memoria di una carriera: stava andando alla Roma. «Quando presero Capello. Sensi voleva me, Thuram e Buffon, poi si fece due conti e lasciò perdere. Giocare con Totti sarebbe stato fantastico, anche se lui e Del Piero vanno sui social a prendermi in giro sul pallone d’oro che io ho vinto e loro no...».
Gattuso ha scherzato sul suo gel nei capelli. «Mi ha divertito pure lui. Lo aspetto al Mondiale, deve arrivarci, non possiamo saltarne un altro nel ventennale del 2006. Io farò il mio quarto, stavolta da Ct dell’Uzbekistan, siamo una Nazione che sta crescendo, c’è fame di sviluppo e a me piace tanto. Certo, siamo da terza o quarta fascia. E comunque se Rino si qualifica poi ai gironi gli posso prestare il gel, viste le avversarie che sono capitate all’Italia».
Il suo impegno per Napoli oggi festeggia un traguardo. «La Fondazione che io e Ciro Ferrara abbiamo creato compie 20 anni, siamo orgogliosi perché siamo arrivati ad una settantina di iniziative. E poi c’è Soccavo, il centro sportivo che ha ospitato Maradona, dove sono cresciuto, che ho rilevato e spero di inaugurare entro un anno. Sarà una speranza, uno studentato con circa 50 stanze».
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