"Mi piace ricordarli all'Olimpico: quello Scudetto ci unirà sempre"
—Sui giocatori del Milan che lo intrigano: «Questo Rafael Leao, che si accende e si spegne, ha mezzi tecnici incredibili: gli manca davvero poco per esplodere definitivamente».
Sulle differenze caratteriali tra Conceicao e Inzaghi: «Sergio era un combattente come ce ne sono pochi, cattivo per davvero. Si arrabbiava facilmente e, quando le cose andavano male, faticava a passarla: gli dicevamo che serviva un pallone per lui e uno per gli altri. Ora cerca di trasmettere questa grinta anche al Milan, ma deve essere seguito. Simone ha un carattere più docile: non gli serve essere duro per essere ascoltato».
Su com'erano i due tecnici di Milan e Inter quando giocavano: «Simone era un goleador nato e poi stava tutto il giorno a parlare di calcio: pallone, pallone, pallone .... Sergio non era così “assetato”, mi sorprende abbia fatto questa carriera, ma i successi di entrambi sono meritati. A me piace ricordarli all’Olimpico mentre aspettavamo il risultato di Perugia-Juve: quello Scudetto ci unirà per sempre».
Sulle scintille tra i due mai mancate: «Sarà per qualche vecchio cross o passaggio sbagliato di 25 anni fa .... Le scaramucce figlie di un po’ di nervosismo vanno capite: sono sicuro si vogliano ancora bene». LEGGI ANCHE: Nuovo allenatore Milan, De Zerbi avanti a tutti: favorito per due motivi >>>
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