Sulle aree limitrofe: “Nell’area oggi occupata dal Meazza costruiremo un albergo, un piccolo centro commerciale e metteremo la sede del Milan e dell’Inter, metteremo i musei delle due squadre e faremo una zona sportiva a fianco del nuovo stadio. La zona di San Siro l’ho sempre definita una landa desolata, nel senso che la considero una zona che o è troppo vuota o è troppo piena: troppo piena quando ci sono le partite, ma per il resto del tempo è vuota, completamente vuota e buia al punto tale che sia ha paura anche di camminare in quella zona. Abbiamo in mente uno stadio vivo sempre, giorno tutti i giorni, anche quando non ci sono le partite, con ristoranti e punti di intrattenimento. Una cosa simile a quella che hanno tutte le grandi città europee, come ad esempio il Real Madrid, che nel nuovo stadio ha sette ristoranti sempre in funzionano. Abbiamo intenzione di dare a quell’area di Milano una vita continua”.
Scaroni: "Ecco perchè abbiamo negato la ristrutturazione di San Siro"
—Sul no alla ristrutturazione di San Siro: “Purtroppo no, sostanzialmente per due ragioni. La prima è che una ristrutturazione non ci avrebbe consentito di fare il più bello stadio d’Europa che è il nostro obiettivo. La seconda è che ristrutturare, uno stadio che ha due squadre che giocano il campionato e le coppe, in cui ogni tre giorni entrano tra i 50 e i 70mila spettatori, è impossibile se non si ha un altro stadio vicino in cui trasferirsi almeno temporaneamente. Purtroppo vicino a Milano, non ci sono stati che abbiano una capienza nemmeno della metà rispetto al Meazza. Quindi, sulla base di tutto questo abbiamo deciso di fare un investimento molto maggiore e di fare un nuovo stadio a fianco del Meazza”
Su quelli che saranno i prossimi passi: “Dopo sei anni, ci credo, anzi sono assolutamente certo che riusciremo a fare il nuovo stadio. Partiamo rapidamente con la progettazione e una volta ultimata la progettazione - nel giro di un anno o un anno e mezzo - cominceremo la costruzione. Tutto questo ci consentirà, credo per il 2030, di avere uno stadio efficiente e funzionante nella zona di San Siro”
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Su San Siro: “San Siro per me è un simbolo di Milano. Da non Milanese che ama Milano, credo che Milano possa essere anche in questo campo un esempio, perché è vero che Milano ha bisogno di un nuovo stadio, ma ne ha bisogno anche quasi tutta l’Italia. Negli investimenti sportivi abbiamo perso almeno vent’anni e dobbiamo recuperarli. Quando guardiamo gli altri campionati, o gli ultimi europei che si sono svolti in Germania, abbiamo visto gli stadi che ha la Germania e ci siamo resi conto che dobbiamo fare investimenti in tutto il nostro Paese. Penso e spero che l’esempio di Milano inviti tutti a seguirci e che renda il nostro calcio un calcio moderno come deve essere, per guadagnare campo nelle competizioni internazionali”
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