Sul suo recente trasferimento al Milan: «Ha quarant’anni. Si è rimesso in gioco, fa quello che si sente. Si vedrà in campionato».
"Vlahovic ha notevoli margini di miglioramento. Allegri mi è simpatico"
—Sulla possibilità che il Milan acquisti Dušan Vlahović: «Quest’anno, fra impegni con la Federazione e congressi UEFA e FIFA, ho visto poco calcio italiano. Ma Vlahović mi piace, lo conosco: è giovane, ha 25 anni, forte, ha senso del gol, ha notevoli margini di miglioramento. Aveva fatto cose molto buone con la Fiorentina e anche, mi pare, con Massimiliano Allegri alla Juventus».
Su Vlahović che potrebbe svoltare ritrovando Allegri al Milan: «Chissà. Ma ci va? La Juve lo dà via? Lo spero che il Milan lo prenda, per lui e per Allegri. Max mi è simpatico e non soltanto perché è tornato ad allenare il Milan. Contro di lui ho esordito in Serie A, a Pescara nel 1992. Abbiamo vinto 5-4. E Allegri ha segnato il suo primo gol proprio contro di noi. Al pronti via, una partita pazza, la ricordo molto bene, Franco Baresi ha fatto due autoreti nel giro di quattro minuti. Incredibile. Poi Marco van Basten, fatto meno incredibile e scontato, ha segnato tre gol, alla sua maniera».
Su cosa pensa di Allegri allenatore: «Cosa devo pensare? Parlano i risultati. Al primo anno ha vinto con il Milan, nella Juve ha dominato. È un bravissimo tecnico, conosce il calcio, conosce gli uomini, sa gestire le situazioni. Io penso che farà bene anche nel prossimo Milan, che è ancora in costruzione. Vediamo».
Sul Milan che una volta poteva contare sugli Zvonimir Boban e sui Dejan Savicevic: «Già, una volta. Altri tempi, altri ritmi di gioco. Io e Zvone abbiamo giocato insieme sei stagioni. E vinto qualcosa: Scudetti, la Coppa Campioni ad Atene contro il Barcellona. Ma anche altri giocatori della ex Jugoslavia hanno fatto bene in Serie A, dove allora si giocava forse il calcio più bello del mondo».
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