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Sacchi: “Berlusconi non voleva Ancelotti. Ecco come lo convinsi”

Carlo Ancelotti e Arrigo Sacchi (credits: Getty Images)

MILAN NEWS - L'intervista di Arrigo Sacchi sul suo passato rossonero. L'ex allenatore del Milan ha raccontato e ricordato un retroscena su Carlo Ancelotti

Giacomo Giuffrida

MILAN NEWS - Ricordi e retroscena raccontati da Arrigo Sacchi nel corso di un'intervista a Sky Sport. Lo storico e visionario allenatore del Milan ha parlato anche di Carlo Ancelotti e del suo arrivo al Milan nel 1987 pagandolo 5,7 miliardi di lire. In rossonero gli infortuni non mancarono, ma in mezzo al campo nelle partite che contavano, la sua presenza era imprescindibile.

"Ho sempre pensato che il calcio si gioca con testa e mente. I piedi sono un mezzo. Lo diceva Michelangelo, i quadri si dipingono con la mano, ma conta l'intelligenza. Ancelotti fu visitato dal dottor Monti, scrisse che aveva il 20% di funzionalità del ginocchio. Chiesi di comprarlo, e Berlusconi mi disse che 'era una sola'. Convinsi Berlusconi a prenderlo dicendogli che avremmo vinto il campionato. È stato zitto tre secondi, e lo comprò".

"Poi Berlusconi mi disse: 'Ma Ancelotti non conosce la musica del tuo Milan'. Aveva ragione, parlai con Ancelotti, che da persona intelligente lo capì subito, e io gli consigliai di prendere lezioni private. E infatti ci allenammo su tutte le situazioni di partita con lui, simulandole con la Primavera. Quando parlo di "interizzazione", significa proprio questo: la ottieni quando tutti entrano in campo con sole certezze".

Poi Sacchi, sempre relativamente ad Ancelotti, rivelò: "Una volta Maradona mi disse, 'Ma corre forte anche Ancelotti?'. Io gli risposi 'No, pensa veloce'".

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