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Rui Costa: “Milan e Fiorentina entrate nel cuore con una potenza tremenda”

Manuel Rui Costa
Manuel Rui Costa ha parlato del suo passato in Serie A citando Milan e Fiorentina, squadre che gli sono 'entrate nel cuore con una potenza tremenda'

Renato Panno

Manuel Rui Costa ha parlato del suo passato in Serie A citando Milan e Fiorentina, squadre che gli sono 'entrate nel cuore con una potenza tremenda'. L'attuale presidente del Benfica, però, ha espresso la sua opinione anche su Cristiano Ronaldo e sul momento della sua squadra. Queste le dichiarazioni rilasciate a 'Sky Sport'.

Le parole di Rui Costa

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Su Cristiano Ronaldo: "Era alla sua prima competizione in Nazionale, era la mia ultima, forse penultima. C'era un cambiamento generazione in corso, lui era un bambino molto felice e faceva cose in allenamento che nessuno faceva. Noi gli rompevamo la testa tutti i giorni per farlo giocare il più semplice possibile, però quando rimanevamo solamente noi anziani dicevamo "questo è il migliore al mondo" avevamo già capito che mostro di uomo era lì con noi, è arrivato dove è arrivato".

Sul Portogallo: "Questa è una buona generazione, ci sono tanti giocatori talentuosi che giocano nelle migliori squadre e nei principali campionati. A livello di esperienza e competitività è molto pronta, poi ci sono tanti buoni talenti che devono sfruttare il Mondiale. Arrivare lì e godere di quel piacere di rappresentare una nazionale".

Sull'Italia: "A livello di club è la mia seconda casa, sono stato dodici anni in Italia, sarò grato per come mi hanno accolto. Se parliamo di Fiorentina e Milan ho grande nostalgia di quei tempi. Vero è che sono tifoso del Benfica dai piedi alla testa, ma queste due squadre mi sono entrate nel cuore con una potenza tremenda. Ho avuto la fortuna di non avere giocato in mille squadre, ma sono molto legato a quelle che ho rappresentato. Pur essendo presidente del Benfica, l'Italia continua ad accompagnare regolarmente la mia vita".

Sulla Serie A: "Il Napoli sta volando, il mio Milan sta facendo fatica per accompagnarlo, la mia Fiorentina non è partita bene".

Sull'ottavo di finale contro il Bruges: "Sarei ipocrita se dicessi che sarebbe stato l'ostacolo più duro, però il Bruges ha fatto un grandissimo girone, come lo abbiamo fatto noi. Era in quello del Porto e ci hanno vinto 4-0, non possiamo pensare che il fatto di non essere accoppiati a squadre di nome più importante - con tutto il rispetto per il Bruges - ci porti una gara più facile. Sarà molto difficile, dovrà essere per noi un campanello d'allarme. Abbiamo le nostre ambizioni. siamo arrivati ai quarti in una stagione che a livello interno non è andata bene, ma in Europa sì. Abbiamo giocato con il Liverpool, proviamo ad arrivare anche più lontano". Milan, il restyling di Cardinale: due esperti pronti ad entrare in società

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