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INTERVISTE MILAN

Roma-Milan, Guidolin: “Tappa interlocutoria. Il cammino è lungo”

Guidolin, ex allenatore, sul Milan
L'edizione odierna de La Gazzetta dello Sport riporta anche le parole dell'ex allenatore Guidolin, sulla corsa Champions e il Milan

L'ex tecnico, Guidolin, ha parlato della corsa alla Champions e del Milan. Ecco le sue parole a La Gazzetta dello Sport.

Su Roma-Milan: «Interlocutoria, il cammino è ancora lungo, le salite da superare sono ancora tante. L’eventuale vincitrice farebbe un allungo importante, ma non definitivo. Vedo Roma-Milan come una tappa di media montagna, appenninica, di trasferimento dall’Adriatico al Tirreno o viceversa, magari con una salita insidiosa come il monte Carpegna (tra Marche, Romagna e Toscana, piaceva a Pantani, ndr). Vedo bene gli attaccanti potenti, Leao nel Milan e Abraham nella Roma».

Su Milan-Lazio: «Tappa nervosa e insidiosa, a ritmi altissimi. Il Milan non può sbagliarla. La Lazio però è una squadra di corridori fantasiosi, capaci di fare il “numero” alla Argentin, all’Alaphilippe, alla Sagan. Una Lazio da grandi classiche, corse in cui bisogna essere forti negli ultimi venti chilometri. Milan-Lazio sarà mossa, densa di saliscendi. Mi viene in mente una salita delle mie parti, sulle colline del prosecco: il muro di Ca’ del Poggio, durissimo».

Su Juventus-Milan: «Il classico tappone, con arrivo sullo Zoncolan, la montagna più dura d’Italia ciclisticamente parlando. L’ho fatto diverse volte: dieci chilometri in tutto, i sei in mezzo sono micidiali, non fanno respirare. La prima volta ho sofferto le pene dell’inferno. Guai a sbagliare rapporto e a essere sovrappeso. Qui vedo bene Tonali, giocatore resistente, di grande gamba, il giovane che mi piace di più».

Su chi si qualifica: «Il Giro d’Italia vero l’ha vinto il Napoli con pieno merito. Per il secondo posto oggi vedo in leggero vantaggio la Lazio perché è davanti in classifica e perché non deve più consumarsi in Europa, a differenza di Inter, Milan, Juve e Roma. E so che Sarri è un appassionato di ciclismo. Di recente ha citato la Parigi-Roubaix a proposito di una partita della Lazio, ma per me la più dura delle cinque classiche monumento è la Liegi-Bastogne-Liegi». LEGGI ANCHE: Roma-Milan, Mancini e Theo Hernandez: duello tra i più odiati

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