Carlalberto Ludi, direttore sportivo del Como, ha rilasciato alcune dichiarazioni su Cesc Fabregas, accostato alla panchina del Milan
Carlalberto Ludi, direttore sportivo del Como, ha rilasciato una lunga ed interessante intervista ai microfoni del quotidiano 'La Provincia di Como', soffermandosi in modo particolare su Cesc Fabregas, accostato anche alla panchina del Milan. Ecco, dunque, un estratto delle sue parole.
Allenatore Milan, Ludi si espone su Fabregas: e lascia aperta ogni porta
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Andiamo verso aspetti più tecnici. Com’è Fabregas? "Un fuoriclasse. Uno che sarà più grande da allenatore di quanto non sia stato da giocatore. E mi pare che qualcosina da giocatore l’abbia fatto...".
Perché ne è sicuro? "Perché è uno che sa ascoltare e mettersi in discussione, sinonimo di grande intelligenza".
Rimarrà qui? "Non posso parlare per lui, ma nella mia percezione: certamente. È molto concentrato e coinvolto da questo progetto. Assolutamente focalizzato".
Si dice: il suo Como butta via troppi punti: "Siamo in un processo di apprendistato e di costruzione. Non bisogna guardare solo ai punti lasciati sul percorso, ma al lavoro di costruzione che stiamo facendo per avere un gruppo competitivo, giovane e in crescita. Siamo convinti che questo gruppo, con gli stessi giocatori, dopo un anno di apprendimento e collaudo, il prossimo anno farà più punti. Siamo un gruppo nuovo, va dato il tempo per amalgamarsi ai giocatori, a capirsi, a commettere qualche errore, ma tutto in funzione di una crescita. Guardiamo lontano, non solo al presente. Credo che di questo ci vada dato atto. Un minimo di tempo per sistemarci va concesso. E poi, come metodologia, siamo un gruppo di lavoro che non rimugina su quello che non ha funzionato, ma lavora dal giorno successivo per eliminare gli errori".