Nonostante il giudizio positivo sugli acquisti, il giornalista ha espresso dubbi sulla gestione del club: “Disfare in inverno significa che si è sbagliato in estate. Il Milan era partito con un progetto legato a Fonseca, con Morata come punto di riferimento. Poi Morata non è arrivato, Tomori inizialmente non era considerato centrale nel progetto, ma ora lo è tornato. Più che un mercato di riparazione, questa è stata una vera e propria ristrutturazione a tutti i livelli. E poi c’è un punto cruciale: chi prende le decisioni al Milan? Solo Ibrahimovic? Prima con Maldini c’era più chiarezza, ora questa trasparenza manca”.
Napoli bocciato, Juve sufficiente
—Paganini è stato molto critico nei confronti del Napoli, assegnando un voto insufficiente: “Il Napoli ha fatto un’operazione importante dal punto di vista economico con la cessione di Kvaratskhelia, ma Conte aveva chiesto un sostituto e invece si è ritrovato con Okafor, che non era neanche riuscito a superare le visite mediche con il Lipsia. Non è una strategia che può garantire risultati immediati”.
Il mercato invernale ha visto il Milan come club più attivo, ma la strategia societaria continua a sollevare dubbi. Il Napoli esce bocciato, mentre la Juventus, pur senza grandi colpi, porta a casa una sufficienza. Ora la parola passa al campo, dove queste mosse verranno messe alla prova. LEGGI ANCHE: Calciomercato Milan, retroscena clamoroso: rossoneri forti su Ferran Torres ma … >>>
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