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Lamine Yamal e Álvaro Morata, qui con la maglia della Spagna | News (Getty Images)
Una serata da incubo per Alvaro Morata. Il capitano della Spagna ricorderà, purtroppo, a lungo la finale della Nations League. Entrato in campo al 111' minuto, in sostituzione di Mikel Oyarzabal, per cercare di dare una svolta alla sfida contro il Portogallo, Morata si è ritrovato poco dopo sul dischetto dei calci di rigore.
Soltanto nove minuti in campo prima di vivere quello che si sarebbe rivelato il momento più difficile. Il suo tiro dagli undici metri è stato parato da un attento Diogo Costa, condannando di fatto la sua Spagna alla sconfitta e consegnando il trofeo ai lusitani.
Al termine della partita, Morata non ha nascosto la sua delusione. Si è scusato per l'errore, ammettendo che avrebbe voluto piangere per la delusione. Ecco, di seguito, le sue dichiarazioni:
"Mi dispiace per i miei compagni, ma fa parte della vita. Ringrazio il mister per le sue parole. Il rigore? L'ho tirato male, avrei potuto fare meglio ma non posso farci niente. Sono arrabbiato, avrei voluto piangere anche se non l'ho fatto. I miei figli erano in tribuna, e nella vita bisogna imparare. L'anno scorso abbiamo vinto, oggi devo vivere un momento difficile".
L'ex giocatore del Milan ha poi lasciato intendere che potrebbe aver chiuso la sua carriera con la 'Roja' e difeso la prestazione del giovane Lamine Yamal: "Penso solo a quello che è successo oggi, ma è possibile che non tornerò a settembre. Per me è stata una prestazione di alto livello da parte di Lamine e di tutta la nazionale. Ovviamente le opinioni sono diverse dopo i calci di rigore. Siamo molto fortunati ad avere Lamine in campo per la Spagna".
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