Sul perché ha scelto il Milan: "Volevo stare in Europa, nel calcio che conta. Avevo tante offerte, ma quando è arrivato il Milan ero già sicuro. Tare è venuto in Croazia per presentarmi il progetto. E' stato importante, ho capito quanto mi volevano. Il Milan è uno dei primi club in Europa, deve vincere titoli, non può essere soddisfatto della mediocrità. Bisogna porsi gli obiettivi più grandi possibili: vincere titoli e competere con le migliori squadre nel mondo. Ecco perché sono qui. Arrivo con molto rispetto per tutti: allenatore, calciatori. Voglio vincere e aiutare in tutti gli aspetti, lavorare duro. Niente arriva facile, devi lavorare, faticare e lottare".
Sulla Serie A: "Ho guardato molto calcio italiano, è una lega competitiva, sta crescendo. Mi è sempre piaciuto guardare i miei compagni di Nazionale. E' una lega tattica e fisica".
Sul suo segreto: "L'amore per il calcio, per il gioco. Ho ancora il fuoco dentro, lo sento. Mi spinge a essere al massimo a lavorare. Non c'è un segreto, ma per me è la passione per il calcio".
Sul numero 14: "Mi piace questo numero. Leao è il presente e il futuro, il 10 è suo. Ho giocato all'inizio della carriera con questo numero, e anche in Nazionale".
Un sogno: "Ho conquistato molto, ma non sono mai soddisfatto, specialmente a livello professionale. Vuoi sempre ripeterti. Fuori dal calcio ho tutto, a livello di famiglia. Sono molto contento per questo".
Un messaggio ai tifosi: "Sono contento di essere qui in un grande club come il Milan. Vi aspetto a San Siro. Speriamo di lasciarvi grandi ricordi quest'anno, di vincere insieme. Forza Milan".
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