Milan, Tomori: “Qui sto bene. Vogliamo fare la storia, siamo pronti per domani”

Intervistato a Sky Sport, Fikayo Tomori, difensore del Milan, ha parlato in vista della sfida di ritorno per i Play-Off di Champions League contro il Feyenoord. Ecco, di seguito, tutte le dichiarazioni del giocatore rossonero.

Se si sente pronto per domani: “Sì, non solo io. Sappiamo bene che la storia che il Milan ha in questa competizione. Domani abbiamo un’opportunità per fare bene. La Champions è sempre speciale. Dobbiamo approcciare con la mentalità vincente e adatta alla nostra storia”.

Sul modo di difendere di Conceicao: “Ovviamente il mister adesso ha le sue idee su dove devo stare. Direi che ora siamo più aggressivi. Il mister vuole usciamo sugli attaccanti per portarli all’errore. Mi piace difendere così. Con Fonseca ho cercato di fare come voleva, a volte ci sono riuscito e a volte no. Il calcio è così, io sempre cercato di fare il meglio per me e per la squadra”.

Se ha mai pensato di lasciare il Milan: “No, ho parlato con le persone con cui dovevo parlare. Ma alla fine sono io che vengo al centro sportivo ogni giorno, e qua mi sento bene, mi sento a casa. In questi quattro anni ho vinto due trofei, potevamo vincerne di più. Ora abbiamo una squadra più forte, io mi sento bene qua. Finché non mi dicono di andare via io sono contento qua”.

Su Kyle Walker: “Si è integrato bene. Vedo che tanti giocatori come faceva al City, ha esperienza e qualità. Ha giocato partite decisive in carriera. Ci ha portato la sua esperienza. Siamo contenti di averlo, ha portato subito le sue idee nello spogliatoio”.

Sui quattro attaccanti: “Vogliamo vincere, 2-3 o 4 attaccanti. Conta solo vincere e fare risultato. Se un giorno ne abbiamo 4 in un’altra ne abbiamo 3. Vogliamo vincere e per vincere dobbiamo correre, come dice il mister. Dobbiamo fare il massimo, a prescindere dal sistema".

Se ce la faranno domani: “Sì, siamo qua per fare la storia. Abbiamo perso l’andata ma davanti siamo davanti ai nostri tifosi. Queste sono le partite che voglio giocare”.

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