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Milan, senti Frick: “Jashari di un altro pianeta. Gli togliemmo la fascia quando …”

Fabio Barera
Fabio Barera Redattore 
Mario Frick, allenatore del Lucerna, ha rilasciato alcune dichiarazioni soffermandosi anche su Ardon Jashari, obiettivo del Milan

Mario Frick, allenatore del Lucerna ed ex calciatore, ha rilasciato una lunga ed interessante intervista ai microfoni del quotidiano 'La Gazzetta dello Sport', nella sua edizione online, soffermandosi anche su Ardon Jashari, prossimo a diventare un calciatore del Milan. Ecco, dunque, un estratto delle sue dichiarazioni più interessanti.

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Su Ardon Jashari: "Jashari? È di un altro pianeta: farà una grandissima carriera, sta in campo già come un trentenne. È un leader nato: a vent’anni, era già il capo dello spogliatoio. Sì, due anni fa voleva andare al Basilea. Gli togliemmo la fascia da capitano e lui la prese bene, sapeva di avere sbagliato. Sei mesi dopo, gliel’abbiamo ridata. Cosa darebbe al Milan? Appena può, gioca in verticale e sono sicuro che lo farebbe anche in Italia. L’unico difetto è che fa pochi gol ma ha passo, è veloce, ha forza fisica".

Su cosa rappresenta l'Italia per lui: "Un pezzo di vita. Quando ero piccolo, mio papà mi portò a San Siro a vedere il mio idolo, Marco van Basten. Lui e uno dei miei zii, non chiedetemi come, conoscevano una persona che ci portò negli spogliatoi. Me lo ricordo ancora, io ragazzino davanti a Gullit e Van Basten".

Sulla vita da papà: "Bene, i miei figli hanno provato con il calcio ma ora hanno smesso: come potenziale erano più forti di me ma probabilmente avevano meno grinta. Li ho chiamati Yanik e Noah… e già da questo capite chi fosse il mio tennista preferito. Yanik ha giocato anche con Perugia e Livorno, ora fa lo scout qui al Lucerna. Noah è stato un mio giocatore al Vaduz e ora lavora per una assicurazione. Di secondo nome fa Zinedine e anche qui, non devo spiegarvi niente".