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Milan, Schnellinger: “Lodetti? Sono tristissimo. Ricordi bellissimi”

Giovanni Lodetti Milan
L'ex difensore del Milan, Karl Heinz Schnellinger ha ricordato Giovanni Lodetti, scomparso il 22 settembre. Ecco le sue parole

Karl Heinz Schnellinger, 84 anni, ha giocato con la maglia del Milan dal 1965 al 1974. L'ex difensore rossonero ha ricordato Giovanni Lodetti, scomparso il 22 settembre. Ecco il suo pensiero su La Gazzetta dello Sport.

«Mi ha telefonato suo figlio e sono rimasto senza parole. Sono tristissimo perché io e Giovanni siamo sempre rimasti in contatto. Ci sentivamo ogni dieci giorni e anche se ultimamente non mi aveva risposto, non pensavo che stesse per lasciarci. Dopo un giorno fatico ancora a credere che sia morto, perché nelle ultime telefonate mi era sembrato il Giovanni di sempre, allegro e spiritoso».


Su un ricordo: «Quando dalla Roma sono passato al Milan avevo 26 anni, tre più di lui che era già un titolare fisso grazie alla sua serietà e al suo impegno. Mi accolse con il suo sorriso e la sua simpatia favorendo subito il mio inserimento, ci siamo capiti al volo fin dalle prime partite. Non mi stancherò mai di ripetere che per me è stato un compagno perfetto in campo e fuori, ma con lui andavano d’accordo tutti, era impossibile avere problemi con Giovanni».

Su che giocatore era Lodetti: «È passato alla storia come il gregario che correva per Rivera, ma è riduttivo etichettarlo così. Lodetti è stato un centrocampista completo, perché a quei tempi non si poteva occupare un ruolo così importante se non si sapeva fare tutto. Oltre alla corsa, infatti, aveva una buona tecnica e lui ricordava che prima del mio arrivo aveva segnato persino due gol in un derby».

Sui ricordi al Milan: «Sono tutti belli, anche se allora non ci rendevamo conto dell’importanza di quei risultati. Abbiamo incominciato a vincere la coppa Italia nel 1967 con Silvestri in panchina, poi è arrivato Rocco e con lui è stato un crescendo di successi: prima lo scudetto e la Coppa delle Coppe nello stesso anno, la stagione successiva il trionfo in coppa dei Campioni con il 4-1 contro l’Ajax di Cruijff e cinque mesi dopo la battaglia a Buenos Aires nella coppa intercontinentale vinta contro l’Estudiantes, anche se quella fu tutto tranne una partita di calcio». LEGGI ANCHE: Milan-Verona, il parere di Franco Ordine su Sportiello e gli infortuni

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