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Milan, Salvini: “Speriamo in un futuro migliore”. Poi fa una serie di critiche a …

Matteo Salvini AC Milan
Matteo Salvini, Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti e tifoso rossonero, ha rilasciato alcune dichiarazioni sul Milan
Fabio Barera Redattore 

Matteo Salvini, Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti del governo Meloni e noto tifoso rossonero, ha rilasciato alcune dichiarazioni in una delle trasmissioni di 'TeleLombardia', parlando a tutto tondo del Milan. Ecco, dunque, le sue parole in merito.

Milan, Salvini ironico: "Spero che mio figlio riesca a vedere qualche vittoria"

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"Speriamo in un futuro migliore, 6 derby persi sono davvero pesanti. Poi è anche vero che l'Inter quest'anno era fortissima, ma quello che mi ha lasciato l'amaro in bocca del Milan di quest'anno è il bel gioco: quest'anno a San Siro di belle partite, di belle giocate, di belle prestazioni, faccio fatica a trovarne. Ci sta di perdere, ma con un'idea, un modulo, uno schema, una speranza, una prospettiva. Speriamo che, al di là di chi sarà l'allenatore che non ho mica capito chi sarà, si giochi meglio. Pioli va solo ringraziato perché ci ha fatto vincere uno scudetto impensabile, vediamo se migliorerà il gioco in campo".


Su Fonseca: "Fonseca non lo conosco, leggo i giornali e vedo le trasmissioni. Non lo voglio bocciare prima di aver capito cosa vuole fare. Certo, da milanista sto soffrendo quella che è un'apparente confusione, perché non so quanti nomi sono usciti in questi mesi, speriamo sia la volta buona perché immagino che l'allenatore venga scelto in base all'idea di squadra, di gioco e di mercato, perché ormai siamo a giugno. Vedo Inter, Juventus e Napoli che si stanno già attrezzando e sistemando, speriamo che la dirigenza del Milan abbia ben chiaro dove vuole andare".

Su Conte: "Sicuramente il curriculum di vittorie di Antonio Conte è tanta roba, ma dicono che con lui i giocatori faticherebbero troppo rischiando lo stress... Ho capito, ma è il loro mestiere allenarsi e giocare. Sono sicuro che i dirigenti del Milan sappiano cosa c'è bisogno, e spero che anche mio figlio riesca a vedere qualche vittoria".

Su Ibrahimovic e Leao: "Ibrahimovic in società e Leao in campo sono due grandi, a modo loro ma due grandi. Però la differenza la fa la squadra: uno può essere un genio, un grande singolo, ma se non hai una squadra e un'idea di sacrificio comune non vai da nessuna parte".

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