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INTERVISTE

Milan, Salvini: “Senza ultras, San Siro è triste. Si trovi un punto d’incontro”

Matteo Salvini
Secondo quanto riporta Calcio e Finanza, Matteo Salvini - vicepresidente del Consiglio e tifoso del Milan - è intervenuto sul tema San Siro
Redazione PM

Matteo Salvini - ministro per le Infrastrutture e i Trasporti e noto tifoso del Milan - è intervenuto sul tema della Curva Sud. I rossoneri hanno disputato la loro prima gara ufficiale tra le mura di casa. A San Siro c'erano 70mila persone ma tutti i presenti allo stadio hanno constatato la presenza di un clima surreale. A causa delle restrizioni imposte dalla Procura in seguito all'inchiesta 'Doppia Curva', la Curva Sud non ha sostenuto la squadra come di consueto. Calcio e Finanza ha riportato le parole di Salvini.

Salvini sul caso della Curva Sud

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Ecco le parole del ministro: "Senza ultras, San Siro è tristissimo. Preciso, ho fatto il ministro dell’Interno e ho convocato più tavoli sulla sicurezza negli stadi, perché mi stanno a cuore l’incolumità dei tifosi e delle forze dell’ordine. Quindi, se qualcuno ha preso le curve per un luogo di spaccio o di ritrovo di criminalità, è giusto che venga non allontanato, ma espulso per sempre. Togliere i colori, i suoni, la musica, le bandiere, gli striscioni, i tamburi, i megafoni, lo spirito e il cuore del calcio da San Siro, non penso sia la soluzione".


"In curva ci sono andato per anni. Ci sono studenti, ingegneri, pensionati e persone che vogliono cantare. E invece di star seduti preferiscono vedersi la partita per 90 minuti in piedi, cantando e sventolando una bandiera. Faccio appello alla responsabilità delle due società, quindi Milan e Inter, perché pensare a un derby triste, che è un derby conosciuto nel mondo per la bellezza delle coreografie e per gli sfottò… Un derby triste, spento, buio, vuoto, non è un derby".

"Espelliamo i criminali e quelli che usano il calcio per farsi gli affari loro e vanno in giro sparandosi o spacciando. Però ci sono decine di migliaia di ragazzi e di ragazze che vorrebbero semplicemente andare allo stadio a divertirsi. Quindi spero che Milan e Inter, con la Questura, la Prefettura e la Procura, trovino il modo di trovare un punto di incontro".

"Io sono a disposizione, se vogliono, siccome è un ambiente che conosco bene per lavoro e per passione da tanti anni, e sono in contatto anche con alcuni dei tifosi che sono espulsi, e che non hanno commesso alcun reato. Milano è fortunata perché ha un ottimo Prefetto e un ottimo Questore, non hanno bisogno di consigli. Se hanno bisogno di un contributo ci sono da appassionato, da tifoso e da ministro dei Trasporti, che vorrebbe tornare a vedersi una partita o in tribuna o in curva senza dar fastidio a nessuno".

Salvini sul tema di San Siro

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Nelle ultime settimane a Milano è stata avviata un'inchiesta sull'urbanistica, che ha toccato anche il tema di San Siro. In merito, Salvini ha detto: "l problema per tutti i milanesi è la città ferma, quindi reinvito il sindaco Sala, a prescindere da un processo che sono sicuro e spero vedrà l’innocenza di tutti gli indagati, a riflettere se trascinare per un anno e mezzo la città ferma o se farsi da parte e lasciare che siano i cittadini a parlare".

"Sullo stadio stanno discutendo senza arrivare a niente. Siamo come il gioco dell’oca, abbiamo perso 5 anni e abbiamo perso un miliardo di euro di investimenti privati e siamo passati da Rozzano e San Donato per tornare a San Siro. Non sono d’accordo su nulla. Se la sinistra non è in grado di governare Milano che ospiterà le Olimpiadi invernali fra pochi mesi e che ha bisogno di correre, di investire, di attrarre, di crescere e di innovare… Non si può tenere una città, che è la più dinamica d’Italia, bloccata per un anno e mezzo".