Sul primo gol in rossonero che gli viene in mente: "Quello nella finale di Champions League contro il Benfica".
Su ciò che non poteva mancare nel borsone da calcio: "Non ero superstizioso, non mi interessava molto. Dico le mie scarpe, senza scarpe non si può far niente".
Sull'esercizio che odiava di più durante gli allenamenti: "La corsa lunga. Tutte le cose senza il pallone".
Sulla sua migliore qualità in campo: "Stare in campo, almeno spero. Come giocatore ho sempre cercato di aiutare i miei compagni e quando lo facevo era una cosa buona anche per me stesso".
Sul suo peggior difetto in campo: "Quando la partita era troppo facile, ogni tanto mi addormentavo. Perdevo la concentrazione".
Sulla musica che ascoltava prima di entrare in campo: "Dipende. Abbiamo giocato qui in Italia negli anni '90 e quindi ascoltavo tutta la musica dell'epoca".
Su un coro della curva che ricorda: "Sì, l'inno del Milan, anche se non è stato un coro".
Su chi era il più puntuale: "Marco Van Basten".
Su chi era il più competitivo: "Marco Van Basten".
Su chi era il più forte: "Gullit".
Una parola o una frase per descrivere Arrigo Sacchi: "Il maestro dell'orchestra. Mister Sacchi mi ha voluto e grazie a lui sono arrivato al Milan".
Una parola o una frase per descrivere Fabio Capello: "Molto intelligente nel capire il gioco, la squadra e i suoi giocatori".
Una parola o una frase per descrivere Carlo Ancelotti: "Un maestro. Mi ricordo all'inizio che mi insegnava come si muoveva il centrocampo del Milan ed è sempre stato un esempio".
Una parola o una frase per descrivere Silvio Berlusconi: "C'è solo un presidente".
Sull'avversario che lo ha impressionato di più nel suo periodo al Milan: "Deve essere Maradona".
Sul cibo italiano preferito: "Spaghetti al pomodoro".
Sul luogo di Milano preferito: "Piazza Duomo".
Su chi, tra i tre, era più attento al look: "Credo Van Basten, perché si veste sempre uguale. Ha i vestiti di trenta anni fa".
Sul lavoro che avrebbe voluto fare se non fosse diventato calciatore: "Psicologo".
Sull'attività preferita fuori dal calcio: "Padel".
Sul rapporto tra i tre: "Bello stare qui, soprattutto perché il Milan sta festeggiando i 125 anni di storia. Ci fa felici essere qui in questo momento speciale".
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