Sulla Nazionale: "Volevo almeno partecipare alle due amichevoli. Ho contattato gli allenatori e mi sono offerto di farlo, ma mi hanno detto di no, volevano solo un roster. Lo rispetto, non l'ho capito, ma è così. Dovevo prendere la decisione migliore per me e per la mia squadra. Non mi pento della mia decisione. Sento che questo è ciò di cui avevo bisogno in questo momento e onestamente mi sento davvero bene. Mettere in discussione il mio impegno, soprattutto nei confronti della Nazionale, secondo me è decisamente fuori luogo".
Sullo scambio di maglia con Luka Modric: "Quando ero al Chelsea e abbiamo giocato contro il Real Madrid a fine partita parlavo con Kovacic. Sai, ho origini croate da parte di mio nonno e tutti i miei cugini, per farti capire, hanno chiamato il loro cane “Luka” per Luka Modric! È un idolo nella mia famiglia. Ho detto a Kovacic che avrei davvero voluto la sua maglia, anche per la mia famiglia. Un giocatore leggendario".
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