Su cosa sarà indispensabile: "Quello che chiede sempre Conceiçao ovvero determinazione e convinzione. In una gara da dentro o fuori, devi avere fame agonistica e voglia di imporre il tuo gioco attraverso un atteggiamento e uno spirito diverso rispetto all’andata. Chi può essere l’uomo in più per il Diavolo? Sarebbe un errore sperare in uno soltanto. Se una squadra vuole avere uno stile, non può prescindere da un certo tipo di atteggiamento che deve essere collettivo".
Sull'atteggiamento e il gioco della squadra rossonera: "Grazie al mercato la rosa è migliore rispetto a un mese fa, ma ancora mi sembra che la squadra non abbia la coscienza e la consapevolezza che permettono di ottenere certi risultati con continuità. L’attuale percorso altalenante lascia perplessi ed è frutto di un’impronta di gioco che faccio fatica a identificare. Ci sono formazioni come il Como e la Lazio che hanno uno stile chiaro, i rossoneri no".
Sul cambio allenatore: "Quando si cambia tecnico significa che le cose non vanno bene e i demeriti vanno distribuiti a 360 gradi, non solo tra la squadra e i giocatori, ma anche con la società. Conceiçao è arrivato da un mese e mezzo e ci si aspetta che un’impronta di gioco si inizi a vedere, anche se gli innesti di mercato qualcosa lo hanno costretto a rivedere".
Su Santiago Gimenez: "È un centravanti che mi ha trasmesso buone sensazioni perché è dotato tecnicamente e ha fiuto del gol. Si tratta di un inserimento importante, un nove che ha avuto una partenza promettente: i due gol in Serie A sono un bel biglietto da visita".
Su Joao Felix: "A me i giocatori come lui piacciono perché ha qualità, è svelto, rapido di testa e bravo nel creare superiorità numerica. Bisogna trovare il giusto contesto per inserirlo, ma le prime prestazioni sono incoraggianti".
Su Kyle Walker: "Era quello che serviva per dare qualche certezza in più là dietro, sulla destra. Non è giovane come Bondo e Sottil, che possono essere preziosi per le rotazioni in campionato, ma l’ex City ha lo spirito e l’atteggiamento giusti, quelli del leader".
Sulla continuità di Leao: "Questo discorso su Leao lo abbiamo fatto talmente tante volte... Deve essere lui a capire ciò che deve fare senza il pallone e a metterlo in pratica".
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