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INTERVISTE

Milan-Juventus, Weah: “Partita speciale per il passato di mio padre”

Milan-Juventus intervista Weah
Timothy Weah, giocatore della Juventus e figlio di George, ex centravanti del Milan negli anni 90, ha parlato a 'La Gazzetta dello Sport'
Daniele Triolo Redattore 

Timothy Weah, duttile calciatore della Juventus, ha parlato della sfida che ci sarà domenica sera a 'San Siro' contro il Milan, squadra in cui suo padre George ha militato dal 1995 al 2000, a 'La Gazzetta dello Sport' oggi in edicola. Ecco, dunque, le dichiarazioni del classe 1999, arrivato in estate in bianconero dal Lille.

Sulla sua bella prestazione nell'amichevole USA-Germania 1-3: «Mi sento molto bene; ho provato a mettere in difficoltà Robin Gosens con la mia velocità e nel primo tempo credo di esserci riuscito, purtroppo poi nella ripresa abbiamo faticato soprattutto in difesa».


Weah sulle sue sensazioni in vista di Milan-Juventus: «Sarà veramente una partita speciale, non vedo l’ora. Ovviamente mio padre ha un importante passato in rossonero, quindi questo match ha un significato particolare per la mia famiglia. Sarà bellissimo anche sfidare due compagni di Nazionale come Christian Pulisic e Yunus Musah. Per noi, poi, è una gara molto importante contro i primi della classe, spero ci regali soddisfazioni».

Sui suoi primi mesi alla Juventus: «Sono molto contento, è fantastico giocare a fianco di calciatori di altissimo livello e per un club come la Juve. Sto imparando tantissimo tutti i giorni in allenamento. Mi ritengo davvero fortunato a giocare in una squadra così blasonata».

Sui compagni di squadra con cui ha legato di più: «Con un po’ tutti, ma in particolare con Moise Kean e Paul Pogba. Paul sta attraversando un momento difficile e io vado spesso a casa sua per essere sicuro che stia bene, è una grande persona. Anche Federico Chiesa e Dušan Vlahović mi hanno aiutato parecchio, poi naturalmente Weston McKennie è stato fondamentale. Lui porta costantemente un’energia positiva sia in campo che fuori».

Sul ruolo diverso che occupa nella Juve rispetto alla Nazionale: «Sto imparando un ruolo nuovo e questo per me è molto importante. Nella Juve gioco in una posizione più arretrata rispetto alla Nazionale, ma mi sto adattando bene. Con gli USA gioco nei tre dietro all’unica punta, con trequartisti di qualità come Pulisic e Gio Reyna, una posizione che mi piace molto. Dove mi trovo meglio? Se potessi scegliere preferirei giocare a sinistra con la possibilità di accentrarmi e cercare la conclusione. Ma capisco bene quali siano le esigenze della squadra».

Su come si trova negli schemi di Allegri: «So che qualcuno lo considera un difensivista, ma io la ritengo una buona cosa perché l’aspetto difensivo penso sia fondamentale per i successi di una squadra. Io so di dover fare progressi a livello difensivo ma posso portare in dote anche qualità e velocità nelle ripartenze per creare superiorità numerica. Sono convinto che crescerò molto grazie ad Allegri».

Sui problemi avuti nel trasferimento nel calcio italiano: «Sicuramente a livello tattico in Italia i dettagli vengono curati molto di più. Rispetto al Lilla le cose sono decisamente cambiate, non solo sto imparando un nuovo ruolo, ma anche il lavoro quotidiano sul campo è molto diverso. Però sono molto contento e poi in Italia mi trovo benissimo. Onestamente io mi sento un po’ italiano, considerato il legame che la mia famiglia ha con questo Paese e mi piace tantissimo la qualità della vita, e ovviamente il cibo …».

Sugli obiettivi che si è fissato in questa stagione: «Poter aiutare la squadra nel modo migliore. Mi sto adattando sempre di più al mio nuovo ruolo e voglio continuare così. La settimana scorsa nel derby penso di aver fatto bene, ecco mi piacerebbe poter dare una mano per vincere il più possibile, magari restando in campo 90’ proprio come contro il Torino».

Sul suo pensiero sul caso di Nicolò Fagioli: «A dire il vero non ne so molto ma sono convinto che la società gestirà questa situazione nel modo migliore possibile. Ovviamente spero che alla fine Fagio possa uscirne bene». Cardinale: "Scudetto, Champions, stadio e Ibra: vi dico tutto" >>>

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