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INTERVISTE

Conceicao, Theo, Leao e la voglia di Coppa Italia: Milan, Joao Felix si confessa

Milan, Joao Felix: 'Conta la squadra. Coppa Italia, traguardo per l'Europa'
Joao Felix, fantasista del Milan, ha parlato in esclusiva a 'La Gazzetta dello Sport' oggi in edicola. Ecco le sue dichiarazioni
Daniele Triolo Redattore 

Joao Felix, fantasista portoghese classe 1999 giunto al Milan nell'ultimo calciomercato invernale in prestito secco dal Chelsea, ha rilasciato un'intervista in esclusiva a 'La Gazzetta dello Sport' oggi in edicola. Ecco, dunque, le sue dichiarazioni.

Milan, Joao Felix si racconta alla 'rosea'

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Sul primo pensiero che ha avuto a gennaio quando ha saputo che lo voleva il Milan: «Prima che arrivasse la proposta, guardavo le partite del Milan e pensavo che mi sarebbe piaciuto giocare con quella maglia. Quando poi c’è stata l’offerta, è diventato tutto facilissimo: ho detto al mio agente (Jorge Mendes, n.d.r.) di fare il possibile perché l’affare si concludesse ed è andata bene».


Joao Felix su cosa lo affascina del Milan: «Insieme al Barcellona, al Real Madrid e a pochi altri, il Milan è nell’élite delle società più importanti al mondo. È differente indossare questa maglia rispetto a indossarne altre. E quando ti cerca il Milan, è difficile dire di no».

Sul suo idolo di infanzia, Ricardo Kaká, grande ex rossonero: «Lo sanno tutti che Kaká era il mio modello. Sapeste quanti suoi filmati ho guardato per imparare i suoi segreti .... Se potessi “rubargli” una dote, vorrei l’eleganza. In passato l’ho conosciuto di persona ed è stata una grande emozione, ma da quando sono a Milano non l’ho mai incontrato. Magari un giorno verrà a una nostra partita e lo vedrò di nuovo».

Joao Felix sul suo impatto con gol con lo scavetto in Milan-Roma 3-1 di Coppa Italia: «Ero molto felice di aver debuttato con una rete a 'San Siro', di fronte ai nostri tifosi. È stato un momento molto bello».

Sulle poche soddisfazioni che si è levato in seguito, visto che ha giocato anche da mediano come a Empoli: «Io faccio sempre quello che serve per la squadra. Sono qui per dare il meglio di me, che giochi in difesa, a centrocampo o in attacco. Mi alleno al massimo e cerco di farmi trovare pronto quando il mister ha bisogno».

"Buon rapporto con Conceição. L'obiettivo era il quarto posto"

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Sull'essere finito ai margini da quando il Milan è passato al 3-4-3: «L’importante è che veniamo da due vittorie di fila, una delle quali nel derby. La squadra sta bene e vogliamo continuare così fino alla fine per coronare il sogno che abbiamo tutti ovvero vincere la Coppa Italia. Abbiamo fiducia e buone sensazioni».

Sul suo rapporto con Sérgio Conceição: «Buono. Lo conoscevo prima di venire qua, sia come tecnico sia come persona (Joao è amico di uno dei figli di Sérgio, Rodrigo n.d.r.). La nostra è una relazione normale, come quella tra un allenatore e un calciatore».

Sul dispiacere per la mancata qualificazione alla prossima edizione della Champions League: «Sì, perché questo era l’obiettivo del club. Purtroppo il quarto posto è lontano e probabilmente non ce la faremo a centrarlo, ma noi dobbiamo comunque fare il massimo nelle ultime quattro giornate di campionato e soprattutto vincere la Coppa Italia. Abbiamo tutti il desiderio di finire alla grande questa stagione».

Sul vincere la Coppa Italia per qualificarsi, invece, alla prossima edizione dell'Europa League: «È un traguardo da raggiungere perché il Milan deve giocare in Europa. Questo lo sappiamo tutti bene e giorno dopo giorno ci prepariamo alla finale. Senza però dimenticare che prima ci sono altri due incontri e che vogliamo far bene già lunedì a Genova».

"Contro il Bologna sarà difficile. Su Leão e Theo dico che ..."

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Sulla sua bacheca, in cui manca un titolo in Italia: «È qualche anno che non vinco e mi piacerebbe provare di nuovo certe sensazioni. Sarebbe importante anche per il club e per i nostri tifosi».

Su che finale di Coppa Italia si aspetta contro il Bologna:«Difficile perché lo abbiamo sfidato a marzo in campionato e abbiamo perso in casa loro per 2-1. Giocano un bel calcio e se lasci loro spazio, possono farti male. Dovremo prepararci bene e arrivare al 14 maggio concentrati al massimo».

Sull'amico e connazionale Rafael Leão: «Rafa è un giocatore incredibile, oltre che un bravissimo ragazzo, un compagno che mi aiuta molto. È importante avere in squadra uno come lui perché in campo e fuori è sempre positivo. E quando punta gli avversari con la palla al piede è uno spettacolo. Lo conoscevo dalle giovanili in Portogallo, quando a volte ci siamo sfidati, e poi dalle convocazioni in Nazionale: continua a crescere e migliorare».

Su Theo Hernández: «L'ho conosciuto qui al Milan di persona sì, ma lo avevo visto in tv. Che sinistro che ha .... È una persona fantastica e mi trovo bene con lui anche fuori dal campo. In generale comunque sono contento del gruppo che ho trovato al Milan: nello spogliatoio sono stato accolto bene e tutti mi hanno aiutato fin dal primo giorno».

Sulla sua vita a Milano: «Davvero incredibile. C’ero stato una sola volta in passato, ma adesso che ho preso casa, sto iniziando a conoscere la città. Vado a fare passeggiate con i miei famigliari, i miei amici e il mio cane. Sto imparando la cultura italiana e apprezzo anche la vostra cucina, stando sempre attento alle indicazioni dello staff tecnico». LEGGI ANCHE: Calciomercato Milan, pronti 30 milioni: arriva da Madrid e segna tanto >>>