Joao Felix su cosa lo affascina del Milan: «Insieme al Barcellona, al Real Madrid e a pochi altri, il Milan è nell’élite delle società più importanti al mondo. È differente indossare questa maglia rispetto a indossarne altre. E quando ti cerca il Milan, è difficile dire di no».
Sul suo idolo di infanzia, Ricardo Kaká, grande ex rossonero: «Lo sanno tutti che Kaká era il mio modello. Sapeste quanti suoi filmati ho guardato per imparare i suoi segreti .... Se potessi “rubargli” una dote, vorrei l’eleganza. In passato l’ho conosciuto di persona ed è stata una grande emozione, ma da quando sono a Milano non l’ho mai incontrato. Magari un giorno verrà a una nostra partita e lo vedrò di nuovo».
Joao Felix sul suo impatto con gol con lo scavetto in Milan-Roma 3-1 di Coppa Italia: «Ero molto felice di aver debuttato con una rete a 'San Siro', di fronte ai nostri tifosi. È stato un momento molto bello».
Sulle poche soddisfazioni che si è levato in seguito, visto che ha giocato anche da mediano come a Empoli: «Io faccio sempre quello che serve per la squadra. Sono qui per dare il meglio di me, che giochi in difesa, a centrocampo o in attacco. Mi alleno al massimo e cerco di farmi trovare pronto quando il mister ha bisogno».
"Buon rapporto con Conceição. L'obiettivo era il quarto posto"
—Sull'essere finito ai margini da quando il Milan è passato al 3-4-3: «L’importante è che veniamo da due vittorie di fila, una delle quali nel derby. La squadra sta bene e vogliamo continuare così fino alla fine per coronare il sogno che abbiamo tutti ovvero vincere la Coppa Italia. Abbiamo fiducia e buone sensazioni».
Sul suo rapporto con Sérgio Conceição: «Buono. Lo conoscevo prima di venire qua, sia come tecnico sia come persona (Joao è amico di uno dei figli di Sérgio, Rodrigo n.d.r.). La nostra è una relazione normale, come quella tra un allenatore e un calciatore».
Sul dispiacere per la mancata qualificazione alla prossima edizione della Champions League: «Sì, perché questo era l’obiettivo del club. Purtroppo il quarto posto è lontano e probabilmente non ce la faremo a centrarlo, ma noi dobbiamo comunque fare il massimo nelle ultime quattro giornate di campionato e soprattutto vincere la Coppa Italia. Abbiamo tutti il desiderio di finire alla grande questa stagione».
Sul vincere la Coppa Italia per qualificarsi, invece, alla prossima edizione dell'Europa League: «È un traguardo da raggiungere perché il Milan deve giocare in Europa. Questo lo sappiamo tutti bene e giorno dopo giorno ci prepariamo alla finale. Senza però dimenticare che prima ci sono altri due incontri e che vogliamo far bene già lunedì a Genova».
"Contro il Bologna sarà difficile. Su Leão e Theo dico che ..."
—Sulla sua bacheca, in cui manca un titolo in Italia: «È qualche anno che non vinco e mi piacerebbe provare di nuovo certe sensazioni. Sarebbe importante anche per il club e per i nostri tifosi».
Su che finale di Coppa Italia si aspetta contro il Bologna:«Difficile perché lo abbiamo sfidato a marzo in campionato e abbiamo perso in casa loro per 2-1. Giocano un bel calcio e se lasci loro spazio, possono farti male. Dovremo prepararci bene e arrivare al 14 maggio concentrati al massimo».
Sull'amico e connazionale Rafael Leão: «Rafa è un giocatore incredibile, oltre che un bravissimo ragazzo, un compagno che mi aiuta molto. È importante avere in squadra uno come lui perché in campo e fuori è sempre positivo. E quando punta gli avversari con la palla al piede è uno spettacolo. Lo conoscevo dalle giovanili in Portogallo, quando a volte ci siamo sfidati, e poi dalle convocazioni in Nazionale: continua a crescere e migliorare».
Su Theo Hernández: «L'ho conosciuto qui al Milan di persona sì, ma lo avevo visto in tv. Che sinistro che ha .... È una persona fantastica e mi trovo bene con lui anche fuori dal campo. In generale comunque sono contento del gruppo che ho trovato al Milan: nello spogliatoio sono stato accolto bene e tutti mi hanno aiutato fin dal primo giorno».
Sulla sua vita a Milano: «Davvero incredibile. C’ero stato una sola volta in passato, ma adesso che ho preso casa, sto iniziando a conoscere la città. Vado a fare passeggiate con i miei famigliari, i miei amici e il mio cane. Sto imparando la cultura italiana e apprezzo anche la vostra cucina, stando sempre attento alle indicazioni dello staff tecnico». LEGGI ANCHE: Calciomercato Milan, pronti 30 milioni: arriva da Madrid e segna tanto >>>
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