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Milan-Inter, Orlandini: “Più pressioni per Inzaghi” | Serie A News

Intervista Orlandini Milan-Inter derby

Pierluigi Orlandini, ex calciatore di Milan e Inter, ha parlato del derby di Milano in programma domani sera ai microfoni di 'Tuttosport'

Daniele Triolo

Pierluigi Orlandini, ex centrocampista di Milan e Inter, ha rilasciato un'intervista in esclusiva ai microfoni di 'Tuttosport' oggi in edicola. Queste le sue dichiarazioni.

Orlandini sulla sua occupazione attuale: "Attualmente mi occupo di formare gli allenatori delle scuole calcio affiliate al Monza e di portare sul campo la metodologia del club lombardo. Quando mi ha chiamato il responsabile tecnico Vincenzo Iacopino non ho avuto alcuna remora: ho sempre amato l'ambiente giovanile del calcio".

Orlandini sulla sua carriera di calciatore: "Se ho avuto la fortuna di giocare ad alti livelli in Serie A per circa una decina d'anni, vivendo forse gli anni migliori del calcio italiano, è anche per merito delle persone che hanno creduto in me. Il mio obiettivo è cercare di trasmettere ai ragazzi nozioni tecniche e di vita. Così facendo ho ripercorso alcune delle tappe fondamentali della mia carriera e al momento mi sto togliendo parecchie soddisfazioni".

Sugli allenatori più importanti nella sua carriera: "L'allenatore che ha dato una svolta alla mia carriera è stato Adriano Cadregari. A 16 anni l'Atalanta mi aveva lasciato a casa perché fisicamente troppo gracile. Il mister all'epoca allenava gli Allievi della 'Dea' e mi richiamò per farmi fare una prova di sette giorni. Dopo qualche giorno mi disse che avrei fatto parte della squadra. Quell'anno mi cambiò anche di ruolo: fino a quel momento avevo giocato come prima punta, lui invece mi spostò sull'esterno. E devo dire che ebbe una bella intuizione. Per par condicio devo menzionare anche Cesare Maldini, che per tutti i miei compagni di Nazionale è stato come un padre. Da professionista invece fu Ottavio Bianchi a volermi all'Inter nella stagione 1994-1995 ed infatti con lui mi tolsi tante soddisfazioni".

Sui campioni più forti con cui ha giocato: "È una domanda difficile. Caso vuole che abbia militato in squadre davvero forti. Basti pensare che oltre al Milan di George Weah e all'Inter di Ruben Sosa, ho giocato anche nel Parma di Alberto Malesani vincitore della seconda Coppa UEFA. Se devo però scegliere, dico Roberto Baggio. Era mio compagno di squadra al Brescia. Non aveva solo qualità tecniche superiori agli altri, ma anche morali".

Sul derby Milan-Inter di domani sera: "Il risultato positivo in Champions ha dato nuova linfa all'Inter, che mentalmente arriva a questo incontro meglio del Milan. Però è pur vero che i derby sono partite a sé, aperte a qualsiasi risultato, a prescindere dai pronostici. Inoltre, a mio parere, sarà la formazione di Simone Inzaghi a sentire sulle spalle la pressione maggiore. Non dimentichiamoci che il Milan è avanti di 7 punti in classifica, un passo falso non cambierebbe molto la sua situazione. Ma il discorso cambia per l'Inter: una sconfitta la farebbe allontanare di molto dalla vetta. Soprattutto considerando il passo in campionato del Napoli". Milan, le dichiarazioni di Stefano Pioli in conferenza stampa alla vigilia del derby.

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