Gazzetta Active, rubrica de La Gazzetta dello Sport, ha intervistato il dottor Stefano Diprè, fisioterapista e fondatore di FisioScience. Argomento della discussione Olivier Giroud e il suo infortunio alla caviglia. Riuscirà ad esserci per Inter-Milan? Ecco il pensiero dell'esperto.
INTER-MILAN
Milan, Giroud recupera per il derby? L’esperto: “Potrebbe esporlo a rischi”
Sul tipo di infortunio: "Possiamo definire una distorsione alla caviglia come il risultato di uno stiramento o di una lacerazione dei legamenti causati da torsioni inaspettate, cadute o impatti diretti. L'entità dell'infortunio può oscillare da una situazione lieve a una molto grave, in proporzione al livello di danno subito dai legamenti. Per un calciatore professionista come Giroud, la caviglia è vitale. Una distorsione, soprattutto se grave, può toccare in maniera seria la capacità atletica e la performance in campo".
Sui tempi di recupero: "Bisogna considerare diverse variabili. Con distorsioni di primo grado, le più lievi, il calciatore potrebbe tornare in campo dopo poche settimane. Tuttavia, se la lesione è di secondo o terzo grado, potrebbero essere necessari mesi per una completa riabilitazione, con un percorso fisioterapico accurato e mirato. In questo caso, bisogna dire anche che Giroud non è nuovo a un problema simile".
Su se ci sono possibilità di vederlo in campo contro l'Inter: "Il derby è molto più di una semplice partita. Rappresenta passioni, rivalità, orgoglio ed è evidente che la presenza di un calciatore del calibro di Giroud possa fare la differenza. Tuttavia, nonostante l'importanza dell'evento e la pressione eventuale sul calciatore per essere presente, è essenziale considerare le ripercussioni fisiche a lungo termine. Schierare il francese con una caviglia non guarita del tutto potrebbe esporlo a gravi rischi".
Sui rischi di giocare il derby: "Una distorsione recente, anche se di grado lieve, rende la caviglia meno stabile e più suscettibile a nuovi traumi. In una partita intensa come un derby, dove conta ogni singolo duello, le probabilità di subire colpi o torsioni inaspettate aumentano in maniera notevole. Mettere sotto sforzo una caviglia ancora debole potrebbe non solo peggiorare l'infortunio attuale, ma predisporre l'attaccante a futuri problemi, anche pensando ai prossimi anni. Oltre alle considerazioni fisiche, c’è poi un aspetto psicologico da non trascurare. Un calciatore che entra in campo conscio delle sue limitazioni fisiche potrebbe non giocare con la solita fiducia, temendo nuovi infortuni. Nel dilemma tra il breve e il lungo termine, l'auspicio è che ogni scelta sia fatta mettendo la salute del giocatore al primo posto". LEGGI ANCHE: Il calciomercato ha portato alternative. Bastano per colmare il gap con l'Inter?
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