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Milan, Gazidis e Baresi: “Nuovo Stadio fondamentale per competere in Europa”

Ivan Gazidis e Franco Baresi

Ivan Gazidis e Franco Baresi hanno sottolineato l'importanza del Nuovo Stadio per il Milan. Senza è difficile competere ad alti livelli

Renato Panno

Dopo le difficoltà iniziali relative al Nuovo Stadio, adesso la strada sembra finalmente in discesa. I colloqui con il Comune di Milano sono stati costanti per diverso tempo, ma adesso sembra che ogni tassello si sia posizionato al posto giusto. La città meneghina, dopo le difficoltà dovute al Covid, sta alzando la testa e guarda al futuro con un pizzico di ottimismo in più. Allo stesso tempo anche l'Inter, alle prese con i problemi finanziari con la proprietà cinese, si sta lentamente stabilizzando.

Ivan Gazidis, amministratore delegato del Milan, ha così parlato della questione ai microfoni di 'The Athletic': "È un progresso formidabile. Sono molto felice di questo. Abbiamo avuto le elezioni qui a Milano e il sindaco è stato rieletto. Uscendo da questo ciclo elettorale, che aveva sospeso tutto per qualche mese, ora abbiamo una direzione molto chiara sul nuovo stadio, che è un progetto essenziale, non solo per il calcio ma per la città di Milano, ed il sindaco è pienamente a favore, insieme alla Giunta. Ci sono sempre opinioni individuali, ma direi che lo scoglio principale è stato superato. Ora passiamo a una nuova fase del progetto stadio che è quella dei disegni e dei piani di costruzione dettagliati. Questo richiede tempo con gli architetti per preparare la costruzione stessa, e ora ci siamo. È un passo avanti molto emozionante e significativo".

Il nuovo impianto rivitalizzerebbe il quartiere di San Siro e ricaricherebbe Milan e Inter. La spiegazione è abbastanza semplice: Più ricavi provenienti dallo stadio, più risorse per costruire una squadra migliore.Di conseguenza si attirano più top player e sponsor. Questo circolo virtuoso si avvia. Gazidis spera che questo possa "fornire un modello per il resto d'Italia, un faro luminoso per il resto del calcio italiano".

Sulla stessa lunghezza d'onda anche Franco Baresi, vice presidente onorario del Milan: "Devo dire che nella storia del Milan l'innovazione e la capacità di anticipare il futuro sono sempre state caratteristiche della proprietà e dei presidenti. Dagli allenatori alle strategie, anche la nuova proprietà (Elliott Management) sta guardando avanti ed è fondamentale avere uno stadio di proprietà privata. Il calcio italiano ha sempre avuto un grande appeal e dobbiamo tornare ad essere competitivi in Europa. Milan, Inter e Juve sono i club più grandi e devono trascinare gli altri con loro. Lo stadio può diventare un incentivo e una risorsa preziosa".

Gazidis aggiunge: "Sono convinto che anche gli altri progetti di stadi che hanno incontrato scetticismo nei loro rispettivi mercati locali avranno un enorme catalizzatore, una spinta enorme. Se guardiamo a quello che il calcio italiano può essere, si sa che ci vuole tempo. Ma quello che può essere è un campionato di calcio rinvigorito con molte squadre che giocano in strutture nuove di zecca, radicalmente ristrutturate, dove i tifosi sono davvero accolti, che presentano un ottimo prodotto televisivo un campionato che è commercialmente vivo di nuovo, perché i club investiranno nelle loro operazioni commerciali quando vedranno che quegli investimenti pagano. Per me, ci vorranno dai 10 a 15 anni perché questa visione diventi realtà, ma deve iniziare ora e inizierà con lo stadio di San Siro". Calciomercato Milan, sfida alla Juventus per un talento made in Italy >>>

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