Su Gabbia diventato simbolo di milanismo: «Non mi reputo un simbolo del milanismo, ma un ragazzo che ha la fortuna di giocare nella squadra per cui ha sempre tifato. Di questo sono super felice e super orgoglioso. Per rimanere qui c’è bisogno di costanza e determinazione ogni giorno e cerco di fare del mio meglio».
Su quante volte ha rivisto il gol nel derby Inter-Milan 1-2: «Un bel po’ (ride, n.d.r.). È stato un momento magico, un qualcosa di indelebile nella mia memoria. Sono fortunato ad aver realizzato un sogno così».
Sullo Scudetto vinto nella stagione 2021-2022: «È stato un anno fantastico. Il gruppo era molto coeso, pieno di grandi persone e grandi giocatori. A volte ci sentiamo perché siamo rimasti amici e a distanza di tempo ci emozioniamo ancora. Speriamo in futuro di vivere altre gioie con questa squadra».
Su cosa gli ha insegnato l’esperienza al Villarreal: «Quei sei mesi sono stati molto importanti: mi hanno fatto conoscere un campionato nuovo e mi sono messo alla prova in una realtà diversa, con altri avversari e un’altra lingua. È stata un’esperienza che mi ha fatto crescere come calciatore e come uomo. Ora sono un po’ più attento ai compagni che arrivano dall’estero perché ho provato sulla mia pelle le difficoltà dell’impatto con un Paese nuovo».
Sul ritorno di Massimiliano Allegri al Milan: «Avere Allegri come tecnico è un motivo d’orgoglio perché lo vedevo da bambino quando allenava un Milan pieno di campioni che ha vinto uno Scudetto e una Supercoppa Italiana. È bello lavorare con lui».
Su cosa gli piace di Allegri: «Il suo modo quotidiano di lavorare, pieno di dedizione e attenzione ai particolari. Anche il suo staff è molto preparato e si sono presentati in maniera incredibile, dando una boccata d’ossigeno a una squadra che veniva da un anno difficile. Ci hanno trasmesso fiducia e voglia di ripartire uniti. Siamo contenti dell’ambiente che si sta creando e guardiamo con fiducia al futuro».
"Lo spogliatoio ha resettato ed è ripartito con unità d'intenti per riscattarsi"
—Sul vincente Allegri come uomo giusto per ripartire: «Assolutamente sì. Il mister e il suo staff sono le persone giuste per rilanciarci, per avere una stagione positiva, perché hanno un’esperienza e un palmares importanti. Li seguiremo per raggiungere i risultati che una società come il Milan merita».
Su come vede adesso lo spogliatoio dopo una stagione deludente come la scorsa: «Diciamo che lo spogliatoio ha resettato ed è ripartito con unità d’intenti e voglia di riscattarsi dopo una stagione 2024-2025 che non ha rispettato i valori presenti all’interno di questa rosa. Siamo vogliosi, uniti e concentrati per fare un’annata molto buona. Vedo un gruppo che lavora bene e sono molto fiducioso che la squadra resterà unita in ogni momento».
Su Luka Modrić: «Avere Luka in squadra è fantastico. Giocare con un Pallone d’Oro e un campione del suo calibro è un qualcosa che non succede a tutti. Siamo vogliosi di imparare da lui e lo accoglieremo nel miglior modo possibile per consentirgli di essere un elemento fondamentale in campo e nello spogliatoio».
Sul Milan visto contro Arsenal (0-1) e Liverpool (4-2): «Sono stati degli ottimi test e siamo riusciti a fare le cose che il mister ci ha chiesto. Ci sono margini di miglioramento e lavoreremo. Adesso avremo un’altra partita e cercheremo di mettere un tassello in più per arrivare preparati alla Coppa Italia».
Su cosa farà durante le sere delle partite di Champions League: «Non ci ho pensato. Magari qualche gara la guarderò, ma rimarrà il dispiacere per non partecipare alla Champions. Un sentimento che si trasformerà in voglia di raggiungerla di nuovo».
Sulla qualificazione Champions come traguardo fissato da Igli Tare e Max Allegri: «Il Milan per la sua storia non merita di star fuori dalla Champions. Faremo di tutto per riportarcelo: è questo l’obiettivo primario della stagione».
© RIPRODUZIONE RISERVATA



/www.pianetamilan.it/assets/uploads/202512/d3aa21be6bd578ac899423d83d1ef672.jpg)