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INTERVISTE

Dida: “Maignan è il mio erede. De Ketelaere come Kaká? È presto …”

Intervista Nelson Dida AC Milan
Nelson Dida, ex portiere del Milan, l'anno scorso preparatore degli estremi difensori rossoneri, ha parlato del Diavolo di Stefano Pioli

Daniele Triolo

Nelson Dida, ex portiere del Milan e, nella passata stagione, preparatore degli estremi difensori dei rossoneri di Stefano Pioli, ha rilasciato un'intervista in esclusiva ai microfoni di 'Tuttosport' oggi in edicola. Ecco le sue dichiarazioni.

Milan, parla Dida: argomento Maignan, ma non soltanto ...

Su Mike Maignan: «Sapevamo di avere tra le mani un portiere con grandi potenzialità ma questo ultimo anno al Milan è cresciuto ancora. Sta facendo benissimo con la maglia rossonera indosso».

Sulle partite di Maignan contro Inter e Sampdoria: «Il derby ha dimostrato ancora una volta il suo valore. Ma anche l’anno scorso le sue parate hanno contribuito alla vittoria dello Scudetto del Milan. Sono contento per lui perché continua a dimostrare grande voglia di vincere. Anche in questo lui non è un portiere come tutti gli altri ...».

Su Maignan come possibile erede di Dida: «Sicuramente sì, ha tutte le qualità per difendere questa maglia con il cuore come ho fatto io e vincere. L’anno scorso ha già vinto il suo primo campionato ma sono sicuro che possa crescere ancora e vincere tanto proprio come è successo a me».

Su Maignan possibile numero uno nella Nazionale francese: «Un portiere come lui può fare tutto. Ma la Nazionale passa per forza di cose dal rendimento con la squadra di club ...».

Su dove può ancora migliorare Maignan tra i pali: «Il primo anno, all’inizio ha fatto un po’ di fatica a capire il calcio italiano. Ci ha messo un po’ ad adattarsi. Ora però con un anno in più di esperienza, conoscendo gli avversari, conoscendo i giocatori credo possa avere ancora più fiducia nei suoi mezzi».

Nelson Dida AC Milan

Dida sul Milan di Pioli: «Questo Milan di giovani ha ancora tanta qualità da esprimere. Se riuscirà sarà difficile per tutti affrontarlo. Ancora più difficile di quanto è ora».

Su Charles De Ketelaere come nuovo Ricardo Kaká: «È presto per dirlo, è appena arrivato in Italia e deve avere tempo per abituarsi al calcio italiano. Un calcio diverso da tutti gli altri. Serve un periodo di ambientamento per dimostrare le sue qualità. Non bisogna avere fretta».

Sui colpi di De Ketelaere alla Kaká: «Un po’ si, ma non è facile fare paragoni con Ricky perché lui ha dimostrato fin dall’inizio le sue grandissime qualità».

Su cosa manca a questo Milan per poter competere in Europa: «Un po’ di personalità ma la squadra acquisirà ancora più fiducia andando avanti. La Champions è completamente diversa dal campionato italiano. Bisogna avere un approccio mentale differente». Milan, ecco qual è il segreto per la longevità di Giroud >>>

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