Diatriba irrisolta: quanto bisogna chiedergli in fase difensiva?
"Nel Psg mi pare che gli attaccanti corrano in avanti e all’indietro, e mi pare anche che non ci sia bisogno di chiederglielo. È lui che deve sentire dentro il fatto di aiutare i compagni".
Il Milan ha deciso fin da inizio estate di reputarlo centrale nella ripartenza dopo un’annata terribile.
"Il Milan lo conosce, lì è di casa, sa di essere apprezzato, per lui è un impegno quasi doveroso".
La fine del Theao: un vero peccato.
"Sì, un peccato. È stata la corsia mancina più bella d’Europa, molto in termini di corsa, meno con la testa. Hernandez purtroppo a un certo punto ha mollato".
Torniamo a Rafa: hanno provato a dargli nuovi spartiti tattici, qual è la chiave migliore?
"Io lo lascio esterno tutta la vita, è quella la sua posizione, che peraltro fa bilanciare tutta la squadra".
Allegri è il tecnico giusto per lui in questo momento? L ’altro giorno ha speso parole importanti.
"Max crede molto in Rafa, perché crede nei giocatori di qualità. Ora gli sta grattando la pancia, bisogna poi vedere dopo...".
Leao dovrà anche assistere meglio Gimenez.
"Il messicano aveva fatto vedere cose importanti, è giusto tenerlo. Diamogli tempo".
Quale il centravanti giusto in rosa con lui?
"Un attaccante d’area, come dice Tare. Ma bisogna trovarlo come si deve: c’è sempre il discorso del peso della maglia da tenere in considerazione".
Cosa le piace in particolare di Gimenez?
"Come si muove. Fin qui è stato troppo timido".
Le è piaciuto come si è presentato Allegri?
"È l’atteggiamento che mi aspettavo da lui, ma deve stare attento perché ha tolto tutta la pressione ai giocatori. È un grande pericolo, perché il suo è un ombrello grande, quindi dovrà responsabilizzare per bene la squadra, entrarle nella testa".
Ha rimarcato anche il concetto della solidità difensiva.
"È diffusa ormai una certa stupidità che impera col guardiolismo, e che ha coinvolto tutti. Consiglierei a tutti gli allenatori di guardarsi molto attentamente Psg-Bayern: guardino come si gioca a calcio, senza dare continuamente palla al portiere, giocando in avanti, in verticale, con tanti cambi di campo. È una lezione che sembra uscita da Coverciano. E se la guardino anche gli arbitri: il calcio è agonismo, è pressione, il gioco deve scorrere e non essere interrotto continuamente. È la più bella partita che ho visto da anni":
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