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VALENCIA, SPAIN - FEBRUARY 02: Javi Guerra of Valencia CF celebrates scoring his team's second goal during the LaLiga match between Valencia CF and RC Celta de Vigo at Estadio Mestalla on February 02, 2025 in Valencia, Spain. (Photo by Aitor Alcalde/Getty Images)
Il Milan è al lavoro per ridisegnare il proprio centrocampo, un reparto che è rimasto orfano di Tijjani Reijnders, partito in direzione Manchester City. Proprio per il centrocampo rossonero, sono spuntati dei nuovi nomi: Javi Guerra e Ardon Jashari.
A fornire un'analisi più approfondita sui due giovani talenti è stato il giornalista di Sky Sport, Stefano Borghi, intervenuto ai microfoni della trasmissione YouTube "Cronache by Night". Ecco, di seguito, le sue parole:
Su Guerra: "Questo è un giocatore che presuppone un’osservazione piuttosto illuminata. È un giocatore dal peso specifico alto. Perchè è un centrocampista centrale, più propositivo che non difensivo, ma con caratteristiche a 360 gradi. È un ragazzo che in questi anni è passato dalle forche caudine di Valencia, un posto che ti responsabilizza tanto. Ma due anni in questo Valencia valgono come venti nella carriera di una persona normale, perché è stata una squadra che si è ritrovata in situazioni difficilissime e ne è uscita con tanta personalità da parte di giocatori giovani. Javi Guerra è un giocatore di sostanza, ma che ha nel suo potenziale anche 7-8 gol a campionato. Si inserisce, ha tiro, ha mordente, è giovane, è migliorabile… C’è sempre il discorso dell’adattamento al calcio italiano. Però Javi Guerra non è una scommessa giovane tirata fuori. A mio modo di vedere ha già dimostrato di avere spessore“.
Su Jashari: “Altro giocatore interessante. Jashari ha qualche limite fisico, però è molto dinamico. L’ho visto dal vivo un paio di volte quest’anno e mi ha preso subito l”occhio. È un giocatore con un’intelligenza calcistica incredibile, come posizionamenti e come linee di giocata. Mancino, centrocampista puro, centrale, uno che non arriva tanto in avanti anche se ogni tanto ci arriva. Giocatore tattico ma soprattutto intelligente. Sono nomi che a me piacciono. Sono nomi pensati per una squadra che vuole giocare un calcio costruttivo”.
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