Pianeta Milan
I migliori video scelti dal nostro canale

INTERVISTE

Maignan torna ad Udine, Marcon (Presidente Udinese Club): “Indifferenza e rispetto”

Maignan torna ad Udine, Marcon (Presidente Udinese Club): “Indifferenza e rispetto” - immagine 1
A pochi giorni dal nuovo confronto tra Milan e Udinese, Bepi Marcon, presidente dell’Associazione degli Udinese Club, parla del caso Maignan
Alessia Scataglini
Alessia Scataglini

Sarà Udinese-Milan ad aprire la 32ª giornata di Serie A Enilive, venerdì sera alle 20.45 al Bluenergy Stadium. Una sfida dal sapore particolare, non solo per i punti in palio, ma anche per il ritorno in quello stesso stadio dove, un anno fa, si verificò un episodio che fece il giro d’Italia: Mike Maignan, portiere del Milan, fu vittima di insulti razzisti e abbandonò momentaneamente il campo, portando all’interruzione della partita.

Quel momento segnò profondamente l’ambiente e accese i riflettori sul problema del razzismo negli stadi italiani. A pochi giorni dal nuovo confronto tra le due squadre, ha preso la parola Bepi Marcon, presidente dell’Associazione degli Udinese Club, intervistato dal Gazzettino del Friuli Venezia Giulia, per offrire il suo punto di vista.


Udinese-Milan, Marcon ricorda il caso Maignan: “Un episodio isolato”

—  

“Fu un caso che di certo non aveva fatto piacere. Già a suo tempo avevo esternato le mie sensazioni, ma l’importante è guardare avanti. Per questo penso che la via migliore sia quella della totale indifferenza nei confronti dell’estremo. Partiamo dal presupposto che siamo contrari a ogni forma di razzismo, che condanniamo.”

Marcon ha sottolineato come la vicenda, pur grave, sia stata frutto di un episodio isolato, gestito in modo tempestivo dalla società friulana.

“Le parole di Maignan di una stagione fa avevano gettato cattiva luce su tutto il Friuli, quando in realtà l’inchiesta dimostrò che si trattava di un episodio del tutto isolato, con insulti da parte di 4-5 persone, tra l’altro subito individuate e allontanate dalla società. Mi auguro naturalmente che non risucceda qualcosa di simile e che non ci siano stati strascichi. Immagino che potrebbero esserci dei fischi, ma ribadisco che la via dell’indifferenza è la migliore in certi casi.”

Il match di venerdì, quindi, sarà molto più di una sfida sportiva. Sarà anche un test di maturità per il pubblico della Dacia Arena, chiamato a rispondere con civiltà e rispetto. Perché il calcio resta, sempre, una passione da vivere insieme.