Claudio Lotito, presidente della Lazio, ha rilasciato alcune dichiarazioni in merito al calcio italiano, criticando alcune società
Claudio Lotito, presidente della Lazio, ha rilasciato alcune dichiarazioni a ruota libera a margine di un evento presso l'Università Luiss di Roma, criticando alcune società in modo particolare, pur non facendo nomi. Ecco, dunque, le sue parole riportata da 'Calcio e Finanza'.
Lotito, che attacco ai fondi: e poi pungola certe dirigenze ...
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"Tutte queste società che spendono e spandono sono sostenute da fondi, ma non hanno un equilibrio economico. Tante squadre che oggi militano in Serie A non avevano i requisiti per iscriversi al campionato, ma come fai a eliminare certe squadre blasonate? Serve coraggio e non tutti ce l'hanno. Le società che sono fallite sono le stesse del passato".
"Se tu spendi per patrimonializzare, riduci la cassa, ti si abbassa l’indice di liquidità e non hai l’indice per iscriverti. Così obblighi le società a ripianare, ma costringi a mettere soldi società virtuose che non fanno debiti. Ora sto costruendo l’Academy e non con i mutui, ma con i soldi miei. Il paradosso è che invece è positivo l'indice di liquidità di società con debiti da 600-700 milioni di euro. Quelle sono dirigenze tecnicamente fallite, che poi però vincono il campionato. Se metti parametri devono valere per tutti, senza scappatoie".
Claudio Lotito ha poi proseguito: "Io sono presidente da 20 anni e non ho mai percepito nemmeno lo stipendio, poi la Consob mi ha costretto e me lo sono dovuto mettere. Io non ho uno scontrino che è stato scaricato nella Lazio, né una macchina, né un autista. Non sono un presidente osannato, ma sono il più longevo. Ho detto sempre a tutti che lascerò la società a mio figlio, ho intenzione di preservarla, mantenerla e tramandarla. Avere il coraggio e la determinazione per preservare il patrimonio della società è fondamentale, io nelle mie aziende non ho mai cambiato la sede sociale".