Sul passaggio al Milan: "Non era destino, e se ne va al Milan, e bisogna davvero fare i complimenti a un ragazzo che molti consideravano una causa persa. Era un ripensamento, e da ripensamento è passato ad essere il volto del Milan, un marchio storico del calcio mondiale. Il problema è che sono al nono posto in Serie A, è questa versione del Milan ed è per questo che la gente penserà a Pulisic.
Sui compagni di squadra: "È in compagnia di giocatori d'élite e si può vedere il livello di competizione che deve affrontare: non è Rafa Leao, non è un altro giocatore, è Christian Pulisic. Questa è la dimostrazione di chi è Pulisic e di chi potrebbe essere".
Sul potenziale di Christian Pulisic: "C'erano sempre sprazzi di quella brillantezza. 'Christian Pulisic in lockdown', quanto era bravo? Niente tifosi allo stadio, c'è sempre un asterisco. Che dire della corsa in Champions League, dove hanno vinto la Champions League, il gol contro il Real Madrid, c'erano sempre questi sprazzi. La partita contro il Liverpool, c'erano sempre sprazzi di quello che Christian Pulisic poteva essere, ma non riusciva mai a ricostruirlo completamente".
"Lo sta facendo ora, lo sta facendo con diversi allenatori, lo sta facendo con diversi compagni di squadra, e si sta assumendo la responsabilità di essere il leader a modo suo. I tifosi del Milan e i tifosi delle nazionali negli Stati Uniti saranno molto entusiasti di Christian Pulisic, che ha trovato casa nel Milan". LEGGI ANCHE: Calciomercato Milan, chi è Mastantuono? Come gioca e i suoi numeri | VIDEO >>>
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