Nel calcio di oggi è importante poter disporre di una rosa profonda, con diverse soluzioni per ciascuna gara: "Punti fermi nel calcio attuale non ci sono per nessuna squadra. Credo che ogni allenatore guardi all'attuale momento di ogni singola gara, il calcio va veloce e le partite sono molte. Poi è chiaro che le gerarchie possono essere sempre stravolte da una partita all'altra".
Tornando a parlare di Juve e delle sue mosse sul mercato, ha dichiarato: "Se dovessi fare un nome di un giocatore che io terrei, senz'altro sceglierei Douglas Luiz. Non è la prima volta che un giocatore al primo anno fatica ad adattarsi ad un calcio nuovo e ad un paese diverso. Lobotka a Napoli ne è un esempio, fece fatica al primo anno e oggi è il play più forte che abbiamo in Italia".
E sulla situazione di Francisco Conceicao: "Mi piace molto, è uno dei pochi giocatori in Italia insieme a Zaccagni e Orsolini che punta continuamente l'uomo per creare spesso superiorità numerica. Io onestamente non lo cambierei per Sancho. Inoltre quest'anno nelle scelte di Tudor è stato un po’ penalizzato per il modulo, ma nel tridente offensivo è un ottimo esterno. Spero possa rimanere per essere protagonista nella stagione che verrà".
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