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Kjaer: “Siamo i più forti d’Italia. Che rapporto con Maldini e Pioli”

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Simon Kjaer, difensore del Milan, ha parlato a 'Milan TV' dopo il rinnovo del suo contratto fino al 30 giugno 2024. Le sue dichiarazioni

Daniele Triolo

Simon Kjaer, difensore del Milan che ieri ha rinnovato il suo contratto fino al 30 giugno 2024, ha rilasciato un'intervista in esclusiva ai microfoni di 'Milan TV'. Ecco qui di seguito le sue dichiarazioni integrali.

Kjaer sul rinnovo: "Ho detto dall'inizio che sono venuto qui per impegnarmi, per dare un impatto e dare una mano a tutti. L'opportunità per rimanere qui al Milan è un sogno. Non c'è un altro posto dove io vorrei stare. Sto troppo bene qui. Il percorso fatto qui da quando sono arrivato, con il mister e tutti, è stato molto speciale per me. Ma lo è anche per la mia famiglia stare qui a Milano. Sono molto orgoglioso di essere qui".

Kjaer sul giocare nel Milan: "Per me è sempre stato il club più grande del mondo per me. Per la storia che il Milan ha, per i difensori che hanno giocato qui. Sto vivendo un sogno ogni giorno, sono pronto per fare il mio meglio ogni giorno. Ho prolungato fino al 2024, spero nel frattempo di aver vinto qualcosa prima che io vada via".

Kjaer su Paolo Maldini: "Ho un buon rapporto con Paolo, è una grande persona. Per me forse il più grande difensore che c'è stato nel calcio. Poter fare un percorso di altri due anni, dopo questa stagione, mi rende sono orgoglioso. Paolo dà un grande impatto alla società, al gruppo, e noi proveremo a fare di più".

Kjaer sul suo rapporto con Stefano Pioli: "Ho sempre parlato bene del mister, ho un ottimo rapporto con il mister. Mi lascia fare il mio lavoro, ha tanta fiducia in me. Mi dà la possibilità di dare il massimo per la squadra e per me stesso. Non lo conoscevo tanto prima di arrivare qui, però il suo impatto del giorno è sempre con un sorriso, ti chiede sempre come stai. Mi piace il suo carattere, il suo modo di essere, come leader, come nostro mister. Se c'è una persona che lavora, che mette ogni cosa per la squadra, per la società, è il mister. È presente, ogni giorno, dà il massimo. Se una persona non sta bene, a livello personale, dobbiamo aiutare quella persona. Lui lo fa. E per me è una cosa umana vedere prima la persona del calciatore".

Kjaer su come andavano le cose al Milan quando è arrivato: "Quando sono venuto, c'erano delle cose difficili. Era un gruppo sempre con tanta qualità, però mancava un po' di fiducia di fare ciò che siamo capaci di fare. Il percorso che abbiamo fatto come gruppo è la cosa che mi rende più orgoglioso, perché siamo diventati la squadra al momento più forte d'Italia in questo momento. E anche l'anno scorso abbiamo fatto bene".

Kjaer sui suoi obiettivi personali: "Io devo dare il mio massimo, per lasciare un piccolo segno che c'è stato un danese qui, Simon Kjaer, che ha fatto qualcosa per il Milan. Poi ci sono stati tanti step davanti, viviamo un giorno alla volta. Il mio sogno è di finire la mia carriera qui, ma non nel 2024, sono ancora giovane. Però ho pure visto così tante cose nel calcio, quindi non guardo due anni in avanti. Guardo al domani. Domani ho libero? Mi rilasso, recupero e poi venerdì si lavora". Milan, si pesca in Serie A il sostituto di Kessié? Le ultime >>>

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