Franck Kessié, ex centrocampista del Milan, ha rilasciato una lunga ed interessante intervista, soffermandosi anche sul futuro
Franck Kessié, ex centrocampista del Milan oggi in forza all'Al-Ahli, ha rilasciato una lunga ed interessante intervista ai microfoni di 'SuperSport', soffermandosi anche sul proprio futuro e sulla scelta di andare a giocare in Arabia Saudita. Ecco, dunque, un estratto delle sue parole.
Ex Milan, Kessié tuona: "Non sono qui per i soldi". E sul futuro ...
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Su come spera di ispirare i giovani: "Voglio dire loro che si può partire da zero per diventare eroi. Molti conoscono il mio percorso, alcuni lo hanno persino vissuto insieme a me, all'inizio. Sono testimoni della mia evoluzione e li ringrazio. Questo libro è per questi giovani che dubitano, che esitano... Dice loro: credete in voi stessi, siate coraggiosi! Prego che un giovane di Yopougon o Koumassi possa un giorno ritrovarsi al Barcellona o al Milan. È possibile. La mia storia è difficile, proviene da un ambiente familiare modesto, ma dimostra che nulla è impossibile".
Sul trofeo più importante della carriera: "È difficile scegliere... ma direi che la Coppa d'Africa Giovanile è stata decisiva. È stato questo trofeo che mi ha permesso di approdare al mio primo club, di affermarmi nel campionato ivoriano e di farmi un nome qui e all'estero. Certo, vincere la Coppa d'Africa con la nazionale maggiore ha avuto un impatto enorme. Ma le due cose non sono paragonabili. Ogni passo è stato importante".
Sull'ultima stagione con l'Al-Ahli: "Onestamente, sono molto orgoglioso. Abbiamo regalato al nostro club la sua prima Champions League asiatica. È storico! Abbiamo costruito una grande squadra con grandi nomi come Riyad Mahrez, Mendy, Demiral, Ibanez... E lo abbiamo fatto sul serio. Non siamo venuti in Arabia Saudita solo per gli stipendi. Siamo venuti per vincere, per lasciare il segno. Ed è quello che abbiamo fatto".