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Italia-Germania, Rivera: “Quella gara ha unito gli italiani. Sulla Serie A…”

Gianni Rivera (credits: GETTY Images)

ULTIME NEWS - Gianni Rivera, grande gloria del Milan, è intervenuto in diretta ai microfoni della trasmissione "Tutti convocati". Le sue parole

Salvatore Cantone

ULTIME NEWS - Gianni Rivera, grande bandiera rossonera, è intervenuto ai microfoni di Tutti convocati, trasmissione in onda su Radio 24. In primo piano i cinquanta anni passati dal famoso Italia-Germania 4-3 in cui Rivera fu grande protagonista: "Il mio gol? Ero convinto di aver fatto gol di sinistro interno, ma invece era di destro interno. Non solo ho cambiato la direzione del tiro, ma anche il piede".

Sui ricordi di quella partita: "Tutti hanno da raccontare qualcosa di positivo nel momento in cui si stava svolgendo quella partita. Ci hanno detto che quella sera, appena finita la partita, che tutta l'Italia stava festeggiando, da quelli di destra, di sinistra e del centro. Abbiamo unificato il Paese, purtroppo solo per una notte".

Sulla giornata di oggi: "50 anni da quella partita? Ormai sono 10 giorni che si parla di questa cosa. Mi fa molto piacere, perchè vuol dire che c'è grande interesse e di questo sono contento. Dopo la partita telefonammo a casa e  ci raccontarono cosa stava succedendo in Italia. Lì capimmo che era successo qualcosa di particolare".

Sul clima di oggi: "Approfitto per dedicare a tutti i deceduti per il coronavirus questi ricordi piacevoli. In tanti avevano vissuto quella gara. Quella partita è legata a un ricordo di una finale persa, ma il Brasile era molto forte. Staffetta? Era una cosa senza senso, un'assurdità tecnica".

Sull'essere favoriti in una competizione: "Tante volte capita che la squadra migliore non vinca, il risultato, però, si sa solo alla fine. Quindi anche se non sei la favorita devi provarci".

Sulla panchina dell'Alessandria: "Questo non si può sapere, perchè dipende dalle dirigenze delle società. Vedremo chi è interessato alla mia partecipazione in panchina£.

Sulle coppe europee ad agosto: "Non ci annoieremo. Staremo tutti a vedere come riprenderanno i giocatori in questo periodo complicato, ma in agosto le cose saranno diverse"

Sulla ripartenza del calcio dopo la pandemia: "E' stato giusto fare di tutto per ripartire, altrimenti non saremmo stati pronti per l'anno successivo. Stadi chiusi? Se uno ha la passione gioca lo stesso, anche senza pubblico. E' sempre calcio. Certo, dispiace che non siano i tifosi".

Sui compagni di quella storica partita: "Ogni tanto ci si ritrova, ma la tecnologia moderna non mi ha mai affascinato. Il telefono è anche di mia moglie (ride, ndr)".

Sulla rivalità con Mazzola: "Rivera e Mazzola hanno sempre giocato insieme, tranne quella volta. Ci furono spinte politiche, ma chi le fece non c'è più, quindi inutile rivangare"

Su un'altra partita importante della sua carriera: "Emozionante come Italia-Germania no, ma ho vinto ad esempio qualche coppa e il campionato della Stella con il Milan. Ci sono state tante vittorie, ma nessuna partita sarà come quella". A PROPOSITO DI MILAN, E' FATTA PER L'ARRIVO DI RANGNICK. LE CIFRE, CONTINUA A LEGGERE >>>

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