Se le forze in campo siano sbilanciate:
«Questo sì, l’Inter di questi tempi è travolgente. La riprova? Se manca un titolare importante come può essere Acerbi, non pesa più di tanto la sua assenza. Ci sono due giocatori per ogni ruolo».
Il merito a chi va?
«Inzaghi e della società».
Su Inzaghi:
«Simone è sottovalutato. Pensare che due anni fa era stato messo in croce, invece ha creato un ambiente ideale per vincere. La squadra viene da un 2024 da favola».
Gli ultimi anni con l'Inter:
«Parecchio, prima lo scudetto con Conte, poi la seconda stella, quindi Coppe Italia e Supercoppe. E ora la possibilità di iniziare il 2025 alla grande».
Diceva che una grande squadra non può prescindere di avere, alle spalle, una grande società?
«Esattamente, quello che Marotta e i dirigenti hanno fatto per tenere in bilico conti non certo belli dopo la gestione Thang è il segreto di questa Inter».
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