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Inter, Bastoni: “Le immagini della festa del Milan? Dure da digerire”

intervista Bastoni Inter
Alessandro Bastoni, difensore dell'Inter, ha rilasciato un'intervista in esclusiva a 'La Gazzetta dello Sport' oggi in edicola. Le sue parole

Daniele Triolo

Alessandro Bastoni, difensore dell'Inter, ha rilasciato un'intervista in esclusiva a 'La Gazzetta dello Sport' oggi in edicola. Queste le sue dichiarazioni.

Sullo stato della preparazione atletica dell'Inter: «Abbiamo iniziato da dieci giorni e la condizione non può essere al top. Qualche errore in questo periodo è concesso e anche questa sconfitta a Lens non ci deve preoccupare. Sento che arriveremo presto al nostro migliore livello tutti insieme».

Sulla stagione che può consacrarlo anche a livello internazionale: «Certo, ma è una consacrazione che nasce dal nostro essere squadra: è da tanti anni che giochiamo insieme e, più passa il tempo, e più ti “incastri” coi compagni e migliori individualmente. Ora è tornato anche Romelu e ci darà una grande mano in Italia e in Europa. Una cosa è certa, puntiamo al massimo in ogni competizione».

Su cosa gli hanno lasciato le immagini dei festeggiamenti del Milan: «Lo ammetto, sono state immagini dure da digerire, ma è normale. Non vincere già è brutto, se poi a vincere sono i vicini da casa ancora di più ... Faremo di tutto per essere noi a festeggiare in città la prossima volta».

Sulla sua permanenza all'Inter in questa sessione di calciomercato: «Significa tanto, tantissimo. Non ho mai avuto il minimo dubbio di lasciare l’Inter, qui ho tutto ciò che serve per stare bene ed esprimermi al meglio: mi trovo alla grande con i compagni, con la società, adoro Milano e quindi perché andare altrove? Sono contento di esserci, mi vedo ancora per tanti anni con questa maglia e, nel mentre, spero di vincere ancora tanto».

Sul Romelu Lukaku che ha ritrovato: «La stessa identica bella persona e lo stesso grandissimo attaccante. Non sono stato colpito dalla sua scelta: quando ti trovi così a tuo agio da qualche parte, ci vuoi in qualche maniera tornare. È un sentimento naturale e umano. Lo abbiamo riaccolto alla grande, non ci sono né rimpianti né rimorsi: basta solo che ora ci faccia vincere come 2 anni fa...».

Su come pensa che si inserirà Lukaku nel gioco di Simone Inzaghi: «Romelu lo conosciamo, sappiamo che qualità incredibili abbia a prescindere dal tecnico: la sua fisicità fa la differenza, ma il nostro gioco continuerà ad essere propositivo, offensivo, coraggioso, come avete visto. E speriamo che, all’interno di questo sistema, Rom segni come ha sempre fatto, un mucchio di gol. E ad aiutarlo ha altri grandi attaccanti come Lautaro Martínez, Joaquín Correa e Edin Džeko».

Alessandro Bastoni Inter amichevole Lens-Inter 1-0

Su quanto conta, per il futuro dell'Inter, preservare un nucleo di giocatori italiani: «Tenere il nostro asse portante è decisivo, in generale, e non mi riferisco solo agli italiani come me o Nicolò Barella. Ci sono ragazzi come Samir Handanović e Milan Škriniar, che non saranno italiani di nazionalità, ma incarnano lo spirito interista: anche loro sono decisivi per conservarlo nel gruppo».

Sulla possibile cessione di Škriniar: «Milan si è integrato perfettamente negli anni e noi ci siamo integrati a lui nel reparto che abbiamo costruito insieme. In più, è il mio migliore amico nel gruppo. Sarebbe davvero un peccato ci lasciasse proprio ora, spero che resti. Penso che faremo ancora tante grandi cose insieme».

Sulla rivale più pericolosa nella corsa per lo Scudetto: «La Juve si è molto rinforzata, la vedo come l’avversaria più pericolosa. Ha preso tanti giocatori forti come Ángel Di Maria, Paul Pogba e Gleison Bremer: sarà una corazzata».

Sull'Inter: «Juve più forte, è vero, ma è anche vero che l’Inter non se n’è mai andata… Sappiamo le nostre qualità e la nostra forza, abbiamo vinto lo scudetto due anni fa e abbiamo tutto per ripeterci».

Sull'Inter più forte dell'anno scorso: «Beh, giochiamo insieme da più anni: migliorano l’intesa, i meccanismi di gioco, la forza del gruppo. Per questo sì, secondo me la nostra squadra è più forte dell’anno scorso e può puntare a far bene in ogni competizione».

Sui dettagli da curare per non perdere di nuovo lo Scudetto come a maggio: «In una stagione come questa, così densa e compatta, conterà soprattutto l’aspetto fisico e la gestione delle forze. Sarà importante stare bene tutti per più tempo possibile e avere tanti cambi da usare all’occorrenza perché ci sono molte partite ravvicinate e c’è il buco del Mondiale, una variabile imprevedibile».

Sui Mondiali in Qatar: «Intanto, è chiaro che guardare il Mondiale sarà un dolore… Ma più che concentrarmi sui difensori, guarderò gli attaccanti. Mi sta simpatica l’Argentina: a questo punto, senza l’Italia, farò un po’ il tifo per Correa e Lautaro». Centrocampo, il Milan pesca in Francia: le ultime news di mercato >>>

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