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INTERVISTE

Ince: “Il derby di Milano è diverso da tutti. Distrussi Desailly: ecco perché”

Paul Ince (ex centrocampista Inter) | News (Getty Images)

Paul Ince, ex centrocampista dell'Inter dal 1995 al 1997, ha ricordato i suoi trascorsi meneghini ed un aneddoto con il francese del Milan

Daniele Triolo

Paul Ince, ex centrocampista dell'Inter dal 1995 al 1997, ha rilasciato una lunga intervista a 'Sky Sports'. Ince ha ricordato anche i suoi trascorsi in Italia e le partite contro il Milan.

"Quando vai in questi club in Italia sei di loro proprietà per 24 ore al giorno. O stai facendo un forum con i tifosi o stai al campo di allenamento durante la notte, quindi è stata dura per mia moglie e mio figlio - ha dichiarato l'ex Manchester United -. Essere soli in un paese straniero quando non capisci la lingua non è facile. Ma quando pensi al campionato in quel momento, era il miglior campionato del mondo. Questa è stata la cosa più bella".

"Avevi Roberto Baggio, George Weah, Franco Baresi e Paolo Maldini, potrei andare avanti ... - il racconto di Ince ai colleghi della televisione inglese -. Ho avuto la fortuna di avere un compagno di squadra, Massimo Paganin, che era il mio migliore amico in Italia e parlava un inglese fluente quindi era il mio compagno di stanza. Questo ha aiutato immensamente. Sono stato accolto molto bene".

Sul derby di Milano, questo il ricordo dell'ex numero 8 dell'Inter di Massimo Moratti. Ho giocato molti derby - derby di Londra, derby di Manchester, e sono molto combattuti, ma il derby di Milano è stato qualcosa di diverso. Normalmente il calcio d'inizio era previsto per le 20, ma a quell'ora non potevamo giocare perché ci sarebbero stati così tanti fuochi d'artificio e fumo che non avresti potuto vedere la persona accanto a te. Dovevamo aspettare che il fumo si diradasse prima di poter iniziare la partita". Infine, Ince ha ricordato quanto successo, una volta, con Marcel Desailly, centrocampista francese dei rossoneri di Fabio Capello.

"Ricordo che avevano fatto un grande cartellone nella città di Milano con me e Desailly perché saremmo stati noi a darci battaglia. Dovevamo andare in questo magazzino e fare un 'ruggito', mettendoci faccia a faccia. Avevamo deciso di farlo mercoledì mattina, ma Desailly si era rifiutato di venire perché era il derby di Milano. Non voleva stare vicino a me, quindi sono dovuto andare a farlo da solo e lui è andato il giorno dopo. Ricordo il primo minuto del derby di Milano e l'ho distrutto. Era steso a terra e gli ho detto di alzarsi. Con quel tipo di tono che i tifosi adoravano". Donnarumma resterà al Milan? Le ultime news sul rinnovo >>>

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