Sul fallimento dei 'Blancos' per essere usciti dalla Champions League contro l'Arsenal: «D’accordo, ma guardiamo con quale squadra ha affrontato la stagione. Mille infortuni, tante partite giocate senza difensori di ruolo e un centravanti acquistato come se fosse un fenomeno e che però il fenomeno non l’ha fatto .... Questa è la realtà. Lo dico perché conosco bene l’ambiente del Real Madrid e conosco anche il Presidente Florentino Pérez con il quale ho lavorato quando ero direttore tecnico del club. Grande dirigente, però troppo focalizzato sugli attaccanti. Pensi che io, per fargli comprare Sergio Ramos, mica uno qualunque, ho dovuto battagliare per tre mesi, perché lui, i difensori, neanche li guarda».
Sulla possibilità che Ancelotti vada al Milan o alla Roma: «Non so quello che vorrà fare Carletto. Mi pare che la Federcalcio brasiliana gli stia sotto da un po’ di tempo e la possibilità di giocarsi un Mondiale sulla panchina della Seleção è allettante. In ogni caso, se fossi un dirigente del Milan o della Roma un colpo di telefono a Carletto lo farei: non costa nulla».
Su come vedrebbe un ritorno di Ancelotti al Milan: «Ancelotti è un patrimonio del calcio mondiale, pensate forse che abbia problemi a calarsi in una realtà come quella del Milan che peraltro conosce benissimo? Sarebbe perfetto per gestire una fase delicata, per far capire a tanti giocatori che cosa significa far parte di un club come il Milan. Il calcio, per Carlo, è un libro aperto: non ci sono segreti o, se ci sono, lui li conosce tutti. Sì, il Milan una telefonata ad Ancelotti dovrebbe farla. Si tratterebbe di un ritorno clamoroso che potrebbe soltanto aiutare i rossoneri in questo momento».
"Quando lo volli al Milan era capitano della Roma. Strapparlo a Viola non fu semplice"
—Sull'interesse della Roma nei suoi confronti: «Carletto, calcisticamente, è diventato maturo alla Roma. È molto legato alla città, è amato dai tifosi. Quando io lo volli al Milan, lui era il capitano dei giallorossi, e strapparlo al Presidente Dino Viola fu tutt’altro che semplice. Per lui sarebbe come tornare ragazzo, anche se ormai ha i capelli grigi ...».
Sull'ambiente di Roma, molto passionale, che potrebbe mettere Ancelotti in difficoltà: «Metterlo in difficoltà? State scherzando? Carletto è uno che non ha avuto paura nemmeno quando si è trovato di fronte a un orso durante una vacanza in Canada .... Sono sicuro che, se gli amici che erano con lui non gli avessero detto che era meglio allontanarsi, Carlo avrebbe fatto amicizia con l’orso. E’ una pasta d’uomo. Sa farsi voler bene da tutti e tutti lo rispettano».
Sul ritorno di Ancelotti in Serie A che rappresenterebbe un bel colpo per il nostro calcio: «Diciamo che avrebbe un significato importante: direbbe che siamo entrati in un periodo di crescita e di sviluppo. Ma non so se il desiderio si realizzerà. Per adesso limitiamoci a sognare». LEGGI ANCHE: Calciomercato Milan, via Maignan? Il sostituto arriva in uno scambio >>>
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